SONO GAY. LE MOLESTIE AL 14ENNE? NON RICORDO, FORSE ERO UBRIACO

Ciò che ha mandato su tutte le furie lo star system Hollywoodiano non è stato il coming out tardivo (per altro non richiesto da nessuno), quanto le ’assurde’ scuse con le quali una star del calibro di Kevin Spacey, ha liquidato la clamorosa denuncia per presunte molestie sessuali all’attore Anthony Rapp, all’epoca dei fatti appena 14enne. “Per tutta la vita ho avuto incontri romantici con gli uomini e ora ho deciso di vivere la vita come gay – ha affermato la star 58enne – “Se mi sono comportato come dice – ha poi commentato Spacey in riferimento a quanto accaduto nel 1986 – gli devo le mie più sentite scuse per quello che deve essere stato un comportamento profondamente inappropriato da ubriaco”. Una ’giustificazione’ alla quale decine di suoi colleghi – anche attraverso i social – hanno risposto che proprio “Non va bene. Non va bene per niente”. Ma ormai negli Usa la nuova ’tendenza’ è divenuta finalmente quella di denunciare, di far uscire allo scoperto chi per anni ha approfittato di posizioni di potere (come in tutti gli ambiti lavorativi del resto), per esercitare questi sporchi ed infami ricatti sessuali. Su tutti, Rose McGowan, l’attrice che ha denunciato di essere stata molestata dal potentissimo Weinstein, e che ora non lesina accuse nei confronti di Spacey attraverso Twitter: “Bye bye, Spacey goodbye. E’ il tuo turno di piangere, ecco perché dobbiamo dire goodbye. Cari media – ha poi aggiunto l’attrice – rimanete concentrati su Anthony Rapp: siate la voce della vittima, aiutateci a garantire l’equilibrio in campo”. Solidale con Anthony Rapp, l’attrice Debra Messing che ha postato: “Sei coraggioso, il mio cuore si spezza per quel 14enne”. Diretta ed implacabile Cameron Esposito: “Giusto per essere fottutamente chiari: essere gay non ha niente a che fare con le molestie ai minori”. E se l’attore Billy Eichner ha scritto: “Quel comunicato di Kevin Spacey. No. Assolutamente no. No”. Guy Brunum, tiene invece a sottolineare la ’’cortina fumogena alzata dai pr. Il modo più raffinato di fare coming out è una cortina fumogena dei pr che distraggono la gente dal fatto che tu abbia provato a molestare un ragazzino”.
M.