“Ci sono ottanta app spia per ogni persona che ha uno smartphone nel mondo”. Lo sostiene Antonello Soro, Garante per la privacy dal 2012 e pronto a lasciare il ruolo.
Una situazione frutto del sempre più attivo mercato della raccolta dei dati sui device digitali. Il numero delle app che tengono traccia delle abitudini degli utenti, come la geolocalizzazione, sono sempre di più.
Questo accade anche per applicazioni che in teoria non dovrebbero aver bisogno di richiedere tali servizi, come ad esempio app di cucina o smart tv.
L’idea è l’istituzione di uno scudo digitale, che possa proteggere gli utenti sempre più indaffarati e sempre meno interessati ad approfondire le implicazioni di ciò che scaricano sui propri smartphone con un semplice “tap”.