Questa operazione necessita soprattutto di un grande sforzo organizzativo. Lobiettivo è estendere a tutto il territorio il modello di assistenza continua sulla base del fabbisogno che tra pochi giorni concluderà la prima fase di sperimentazione nelle due Asl capofila, RmA e RmC. Un modello che pone il Lazio al primo posto tra le Regioni italiane.
Stiamo lavorando intensamente spiega il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti per migliorare il servizio e offrire ai circa 350 malati di Sla della nostra regione e alle loro famiglie lassistenza e le cure necessarie. Per questo, entro la fine di settembre, avvieremo la formazione di 100 nuovi operatori e assistenti familiari da impegnare nellassistenza domiciliare. Inoltre, lo scorso luglio abbiamo approvato una convenzione tra la Regione Lazio e lIstituto Superiore di sanità per lelaborazione del registro regionale di patologia della Sla. Nel percorso del riordino della rete ospedaliera, previsto dai programmi operativi, saranno individuati i centri di riferimento regionali e le strutture di gestione della fase critica. Soprattutto, per migliorare la vita delle tante persone affette da questa grave patologia, è necessario lottare per eliminare i meccanismi burocratici che hanno impedito negli scorsi anni di produrre un percorso unitario in questa regione.
Per programmare questi interventi e uniformare le prestazioni di assistenza – conclude Zingaretti – siamo pronti a mettere in campo nei prossimi mesi circa 5,5 milioni di euro. Se l’obiettivo della campagna #IceBucketChallenge è quello di cambiare le cose, anche su questo nel Lazio lo stiamo facendo. Ringrazio tutti quelli che mi hanno nominato, ma questo credo sia il modo migliore per rispondere a quell’appello in modo concreto.