“Oggi la Corte dei Conti, nella discussione sul rendiconto annuale dello Stato, certifica l’esigenza, non più rinviabile, di rafforzare il Fondo sanitario nazionale. Sulla sanità si gioca la coesione e la tenuta sociale del nostro Paese. Abbiamo bisogno di un investimento strutturale pari alla media dei grandi Paesi europei, con coperture certe, se vogliamo superare quella che viene definita dal Procuratore generale, una crisi di sistema”.
E’ quanto dichiara Alessio D’Amato, responsabile nazionale Welfare di Azione.
“Quella del SSN – continua il politico di Azione – è una riforma urgente che dovrebbe essere la priorità nell’agenda politica del Paese. Purtroppo, le previsioni inserite nei documenti di programmazione del Governo vanno nella direzione opposta a quella auspicata dal Procuratore generale della Corte dei Conti, Pio Silvestri, poiché, tendenzialmente, l’incidenza del Fondo rispetto al prodotto interno lordo scenderà nei prossimi anni, nonostante siamo tra i paesi al mondo con il più alto indice di vecchiaia”.
Dunque, conclude il responsabile nazionale Welfare di Azione, “Tutto ciò è aggravato anche dall’ipotesi dell’autonomia differenziata, che porterà ad acuire le differenze, soprattutto nella mobilità sanitaria”.
Max