Uno striscione recita “No al terremoto fiscale” e su un camion campeggia un cartello con la scritta: “È incomprensibile. Reduci dal terremoto, vittime dello Stato”. Con questi slogan sono partiti in corteo allAquila migliaia di cittadini, imprenditori, commercianti e studenti, con politici e amministratori, nella manifestazione organizzata da Comune dellAquila e Regione Abruzzo per dire no alla richiesta di pagamento per intero richiesta dalla Commissione Europea, anziche con abbattimento del 60% come previsto dalla legge, delle tasse sospese a imprese e professionisti nel cratere del sisma del 2009.
E emerso che i Governi italiani, per dieci diverse calamità avevano concesso vantaggi fiscali a imprese senza mai notificare lintervento alla Commissione Europea e senza rispettare i regolamenti comunitari. Da quel momento è partita una interlocuzione tra la Commissione e i Governi italiani che si è protratta negli anni coinvolgendo 4 governi nazionali. Allesito di questo lavoro è stata notificata una Procedura di Infrazione con la richiesta di recupero dei vantaggi fiscali concessi.