Dopo lattacco missilistico in Siria, si aprono le prime crepe nellalleanza fra il presidente statunitense Trump ed il capo dello Stato francese Macron, dopo una lunga intervista di questultimo in Tv alla quale ha replicato – smentendone alcune affermazioni – linquilino della Casa Bianca. Torna invece ad esplodere il caso Comey, dopo che lex direttore dellFbi licenziato da Trump nel 2017 ha rilasciato una lunga intervista alla Abc definendo il presidente “moralmente inadeguato” a ricoprire la propria carica e “pericoloso e ricattabile”, rilanciando le accuse di ostruzione alla giustizia.
“Loperazione è riuscita sul piano militare, i missili hanno raggiunto gli obiettivi, è stata distrutta la loro capacità di produrre armi chimiche. E da parte loro non cè stata nessuna vittima”: queste le prime parole del presidente francese, Emmanuel Macron, nellintervista di circa 2 ore in diretta tv, cominciata sul tema dei raid in Siria. “La decisione di intervenire è stata presa domenica scorsa – ha aggiunto Macron -, 48 ore dopo le prime identificazioni delluso di armi chimiche nella Ghuta orientale”.
“Abbiamo colpito 3 siti di produzione e trattamento di armi chimiche, identificati da mesi, sono stati colpiti: un sito è stato colpito da noi con gli americani e i britannici, il secondo soltanto dagli americani, il terzo solo dai francesi”. “Siamo intervenuti in modo legittimo nel quadro multilaterale”.