La recrudescente ferocia terroristica dei miliziani del sedicente Stato islamico stamane ha letteralmente messo a soqquadro la costa siriana. Un bilancio pesantissimo in termini di vite umane: almeno 100 morti ed altrettanti feriti sono il bilancio di sette esplosioni che, come ha scritto il sito ’Akhbar Online’ (raccogliendo un lancio dell’agenzia ’A3maq’ che fa capo allo Stato islamico) “attacchi dei combattenti dell’Is hanno colpito raggruppamenti di alawiti nelle città di Tartus e Jableh sulla costa siriana”. Gli attentati erano già denunciati sulla loro pagina di Facebook dagli attivisti dell’Osservatorio siriano per i diritti umani. Parlando di attacchi senza precedenti, Rami Abdel Rahman, il direttore dell’Osservatorio, ha spiegato che la città di Jableh è stata colpita da quattro esplosioni, di cui almeno uno causata daun attentatore suicida. A Tartus invece, riporta lagenzia di stampa Sana, una delle tre esplosioni che hanno colpito la zona occidentale della città sarebbe opera di un kamikaze. Nel dettaglio ’’Oltre 48 persone sono state uccise aTartus, ed almeno53 aJableh, nella provincia di Latakia”, ha spiegato Rami Abdel Rahman. A Tartus le esplosioni si sono verificate pochi minuti dopo quelle di Jableh, ha precisato l’Osservatorio. ’’Il numero delle vittime è probabilmente destinato ad aumentare in quando ci sono decine di feriti in entrambe le esplosioni’. Dal canto suo ilgoverno di Damascoha condannato gli attentati terroristici condotti con colpi di mortaio, contro alcune zone di Aleppo, Nubbul, al-Zahraa e Daraa’’ affermando che ’’i sostenitori e i finanziatori delle organizzazioni terroristiche sono responsabili degli attacchi’’.
M.