Hollande si deve vergognare, non ci sta il presidente siriano Bashar al-Assad replicando (in unintervista alla rivista francese ’Valeurs Actuelles’) alle accuse del premier francese. Il presidente francese si deve vergognarequando sostiene che Assad è parte del problema, non la soluzione alla crisi siriana denuncia il leader siriano – perché delegittima il primo principio democratico che prevede sia il popolo ad avere il diritto di decidere da chi farsi guidare. Hollande è stato indicato dal popolo siriano per parlare a suo nome? Un cittadino francese accetterebbe che qualsiasi altro politico nel mondo sostenga che il presidente Hollande non debba essere il presidente francese? Non sarebbe un’umiliazione per il popolo francese? aggiunge ancora Assad – Noi la vediamo allo stesso modo. E’ un’umiliazione per il popolo siriano quando dice una cosa del genere”. Poi, circa uneventuale collaborazione tra i due Paesi nella lotta al terrorismo, il premier siriano precisa che “prima di tutto c’è bisogno di serietà. Non perderemo il nostro tempo a cooperare con un paese, un governo o un’istituzione che supporta il terrorismo. Bisogna innanzitutto cambiare la propria politica, usare un unico standard e non tanti standard diversi dice Assad – E bisogna essere parte di un’alleanza con Paesi impegnati solo a combattere il terrorismo e non con paesi che al tempo stesso sostengono il terrorismo e lo combattono. E’ una contraddizione. Queste sono le basi per avere qualunque forma di cooperazione. A noi piacerebbe averla, non solo con la Francia, ma con qualunque altro paese. Ma questa per cooperazione c’è bisogno di una certa atmosfera. C’è bisogno di certi criteri e di certe condizioni”. Quindi Assad tocca un nervo scoperto: “La politica francese degli ultimi cinque anni ha portato qualcosa di buono ai francesi? domanda il leader della Siria – no, perché quella politica ha contribuito a un terremoto che si riverbera nel resto del mondo e innanzitutto in Europa”. Infine, lattentato a Charlie Hebdo: “è successo all’inizio dell’anno e all’epoca dissi che si trattava solo della punta dell’iceberg. Quello che è successo nei giorni scorsi a Parigi ne è la prova. Quindi il messaggio è: siate seri quando parlate di lotta al terrorismo”.
Max