Jannik Sinner perde contro Rafael Nadal ed esce di scena al Masters 1000 di Roma. Il giovane talento azzurro si è arreso allo spagnolo, numero 3 del mondo, con il punteggio di 7-5, 6-4 dopo due ore e 10 minuti di gioco. Nadal si qualifica così per gli ottavi di finale, dove affronterà il canadese Denis Shapovalov che ha sconfitto l’altro azzurro Stefano Travaglia per 7-6 (7-2), 6-3.
Intanto, Sinner incassa l’applauso di Nadal: “E’ un giocatore incredibile, credo che farà una carriera grandissima. E’ stata una vittoria difficile contro un grande giocatore”, ha detto il mancino di Manacor nell’intervista a caldo dopo il match.
Deluso, invece, il 19enne altoatesino: “Sono più triste per la sconfitta che soddisfatto per la prestazione. Difficile accettare che sono già fuori, ero avanti di un break nel primo set e anche nel secondo. Al Roland Garros era una specie di test, oggi sapevo di poter fare qualcosa di più, ma lui ha gestito la situazione meglio di me e ha meritato di vincere”, le parole di Sinner.
“Quando perdo cerco sempre qualcosa di buono, qualcosa da imparare. Ma adesso -ha aggiunto- sto ancora pensando a cosa avrei potuto fare meglio, qualche punto giocato diversamente. Roma è speciale per noi italiani, e se avessi vinto oggi, domani avrei avuto il pubblico sulle tribune. Mi dispiace ancora di più aver perso, per questo motivo. Il livello di entrambi è stato comunque molto buono per tutto il match”.
“Sono entrato in campo fiducioso, sto migliorando e sento di avere più armi in ogni torneo che gioco. Questa è una lezione dura da accettare, ma la accetterò perché so che devo migliorare -ha riconosciuto Sinner-. Con Riccardo (Piatti, ndr), uscendo dal campo, ci siamo detti che potevo e dovevo fare meglio. Ma sappiamo che il lavoro che abbiamo davanti è ancora molto. Sicuramente non dormirò bene per qualche notte, e per capire questa partita dovrò rivederla un po’ di volte”.
“Credo di poter vincere contro chiunque, anche sulla terra -ha concluso-. Quello che voglio è trarre il meglio delle mie qualità, di persona e di giocatore. Quando entro in campo entro per vincere, non per giocarla e basta, anche contro Nadal. Gli voglio far vedere che sono pronto, anche se non sono certo al cento per cento del mio potenziale. Domani ci alleneremo di nuovo e vedremo come andrà il prossimo torneo: giocherò a Lione e poi al Roland Garros”.