“Al momento escludo sicuramente norme per l’obbligo di vaccinazione anti-Covid. Non ne abbiamo discusso e non è un’ipotesi su tavolo. Non ci sono obblighi per la popolazione generale. L’unico è previsto, come noto, per il personale sanitario”. Lo ha ribadito il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, nel corso della trasmissione ’24Mattino’ su Radio 24. E’ invece incentivata, indirettamente, la vaccinazione, attraverso il green pass. “E’ vero che sono previsti” anche “l’avvenuta guarigione e il tampone, ma se poi non ci si vaccina si rischia di dovere fare, per alcune attività, un tampone ogni 48 ore. Un green pass che consente di fare praticamente tutto e di certificare che sei lontano dal virus è un ottimo incentivo per la vaccinazione”, ha aggiunto.
“Il peggio è alle nostre spalle- sottolinea quindi il sottosegretario – Ma fuori completamente non siamo. Andremo avanti così, con le vaccinazioni, per tutto il 2021. Forse un richiamo? E’ verosimile che dovrà essere fatto, poi vedremo di quale vaccino, ma non possiamo esserne fuori fino a quando esiste qualche Paese nel mondo dove ci sono ancora centinaia e centinaia di morti” per Covid-19. “Non è un problema isolato dell’Italia – ha evidenziato – E’ Italia, Europa e mondo intero. Se passerà tutto il 2021, almeno per l’Italia, per dire che ‘finalmente è alle nostre spalle, è un ricordo’, ci vorrà tutto il 2022 per il resto del mondo”.
“La variante indiana non mi preoccupa, per due ragioni – ha poi sottolineato Sileri – La prima è che non c’è prova che eluda i vaccini e la seconda, più generale, è che la ricerca ha fatto passi da gigante creando vaccini sicuri ed efficaci. Anche se emergesse una variante in grado di eluderli parzialmente, saremmo in grado di rispondere. Magari dovremmo rallentare l’avanzata contro il virus, ma, visto che i vaccini possono essere modulari e modificabili, vinceremmo anche su questa eventuale variante. Direi che il peggio è davvero alle spalle”.