Premiare i clienti che rispettano le norme anti-Covid, contribuendo fattivamente alla lotta contro la pandemia, senza tralasciare un occhio al business. Invece di temere nuove chiusure, c’è chi ha coraggiosamente optato per una strategia orientata alla prudenza e finalizzata alla creazione di una nuova customer experience, aumentando addirittura il fatturato complessivo. É il caso del Caffe Martini, attività nel cuore della Ciociaria (a Castrocielo) che, attraverso un’attenta analisi degli impatti dell’attuale scenario pandemico e dei conseguenti cambiamenti nel comportamento del consumatore, ha cambiato ‘pelle’, premiando chi rispetta le regole anti-Covid. Quella adottata dal Caffè Martini è una strategia in piena regola, sviluppata grazie alla collaborazione con una startup specializzata, Vivila Dmc, che ha stilato le linee di una nuova customer experience, in cui bisogna tenere conto di un mercato estremamente mutato per effetto della pandemia.
Vivila è la prima Dmc (Destination Managment Company) italiana dedicata al ‘Neverending Tourism’, attraverso un approccio innovativo e sperimentale in linea con la trasformazione del mercato turistico. L’obiettivo è la promozione di territori, destinazioni, comunità, istituzioni e aziende locali italiane, attraverso un marketplace di esperienze fisiche e virtuali, puro entertainment e pre-sales di soggiorni fisici. L’esperienza utente è arricchita dalla possibilità di acquistare prodotti locali conosciuti durante la fruizione del contenuto digitale e/o fisico, generando esperienze di Neverending Tourism.
“Un’esperienza positiva è ancora possibile: un turismo sicuro, una colazione sicura, un aperitivo sicuro. Le norme non comportano l’impossibilità di stare insieme, ma ci chiedono di imparare a farlo in un modo nuovo”, afferma Silvano Martini, titolare del Caffè Martini.
“In tanti, confusi da quella che tutti cercano di far assomigliare a un’estate pre-Covid, ci chiedono il perché di questa strategia controcorrente. Noi rispondiamo che al centro del nostro modello di business non ci sono né prodotti, né servizi: c’è il cliente, insieme alla sua sicurezza e al territorio. Come prevedibile, alcuni non hanno condiviso la nostra decisione, ma tutti sanno che da noi possono trovare un ambiente protetto, in cui a guidare le scelte non è il fatturato, ma il cliente e la sua sicurezza. Questi elementi, insieme alla dedizione al lavoro, sono gli unici ingredienti della ricetta per il successo. In uno scenario pandemico o in uno scenario ordinario. Nel centro di una grande città o in un borgo medioevale della nostra Ciociaria”, assicura.
Con l’aiuto e la regia di Vivila Dmc, dal 2018 il Caffè Martini è impegnato nella promozione del territorio. Non solo quello di Castrocielo, ma dell’intera Ciociaria e per estensione di tutta Italia, grazie alla promozione dei borghi meno noti e frequentati. Ecco, quindi, che un bar diventa non solo un centro che irradia comportamenti virtuosi e premia i propri clienti, ma anche un punto nevralgico di promozione del territorio, con benefici per il turismo e per il commercio. I clienti più rispettosi delle regole vengono, infatti, premiati con esperienze uniche e completamente gratuite da vivere su tutto il territorio, realizzate in collaborazione con start up innovative, come Yookye, e relais incantati, come il Castello di Leonina in Toscana. Ma i regali per i clienti non finiscono qui e continuano ad evolversi nell’ottica della promozione del territorio.
“In questo periodo, stiamo anche organizzando momenti di formazione che permettano a chiunque di avere informazioni chiare ed esaustive sulle modalità di accesso al super bonus 110%, per ristrutturare i propri fabbricati a costo zero. Ci è stato subito chiaro che l’argomento, benché sulla bocca di tutti, non fosse di immediata comprensione, soprattutto per i non addetti ai lavori. Per queste ragioni, abbiamo deciso di mettere a disposizione delle persone, in modalità del tutto gratuita, un team di esperti in grado di spiegare i dettagli della tematica, nella convinzione che il vero potere non risieda nella conoscenza ma nella sua condivisione”, spiega Silvano Martini.