La Nasa conferma che sa dove e come cercare la vita, come confermato dallo studio di Jim Green, direttore della scienza planetaria, che si occupa di studi che hanno analizzato l’atmosfera sopra i poli di Marte, suggerendo che il 50% dell’emisfero settentrionale del Pianeta Rosso era un tempo coperto dagli oceani per il 50% della sua superficie. Questi mari raggiungevano la profondità di oltre un chilometro e mezzo, ed essendo rimasti laggiù per almeno 1,2 miliardi di anni, la possibilità che al loro interno si sia sviluppata la vita è molto alta. Avremo la prova definitiva dopo la prossima missione su Marte.
La Nasa ritiene che gli scienziati hanno sbagliato i luoghi dove cercare. Come dice Green non si dovrebbe cercare solo attorno alle stelle ma anche attorno ai pianeti giganti. La nuova tecnologia, come i telescopi che offrono la possibilità di condurre ricerche molto approfondite, potrebbe sicuramente facilitare la ricerca.
Se accettiamo lidea che la vita si sia sviluppata altrove, secondo le stesse modalità che la scienza ritiene confermate per la Terra, non è possibile escludere che il fenomeno si sia ripetuto in forme simili alle nostre su qualche pianeta lontano che non abbiamo ancora identificato o studiato.