Ritorna altissima la tensione a Ferguson, Missouri, durante una manifestazione pacifica davanti alla sede del dipartimento di polizia per protestare della morte di Michael Brown, giovane ragazzo di colore freddato, nonostante fosse disarmato, dalla pistola di un poliziotto la scorsa estate. A farne le spese due agenti di polizia che sono stati raggiunti da colpi di arma da fuoco, mentre controllavano che la protesta non sfociasse in qualcosa di peggiore, partiti da unabitazione adiacente al luogo della manifestazione, secondo quanto risulta da alcune testimonianze. Lepisodio è accaduto intorno alla mezzanotte, poche ore dopo le dimissioni del capo della polizia di Ferguson, Thomas Jackson, richieste dalla comunità afroamericana a causa dei comportamenti razzisti adoperati dagli agenti della zona. Il commissario della contea di St. Louis, Jon Belmar, ha dichiarato che i due agenti, di 32 e 44 anni, hanno riportato “ferite gravi”, ma sono “vigili”. Uno è stato colpito al volto, l’altro a una spalla. Dopo gli spari sono seguite alcune scene di panico e confusione tra le persone in strada, ma per fortuna la situazione e’ rimasta sotto controllo, anche se laria che si respira è ancora molto tesa. Invece di calmare le acque, infatti, le dimissioni di Jackson, solo lultima testa a cadere dopo il rapporto shock del Dipartimento di giustizia americano che ha accusato il municipio di Ferguson di razzismo, hanno riacceso le polemiche e riaperto gli scontri negli Stati Uniti dopo tre mesi dallomicidio di due agenti della polizia, a Brooklyn, proprio per vendicare la morte di Michael Brown.