Quello che oggi viene presentata come la logica conseguenza di avveniristici studi (ed in parte lo è), è in realtà l’ultimo progetto al quale stava alacremente lavorando il grandissimo Nikola Tesla, nato in Serbia fu ingegnere elettrico, inventore e fisico, poi naturalizzato americano nel 1891. Tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento Tesla rivoluzionò totalmente il fino ad allora ’misterioso’ settore dell’elettromagnetismo. Le sue ’intuizioni’ – partendo dalla celebre bobina – parlavano già da allora di corrente alternata. motore asincrono, sistema trifase, lampada al neon e, addirittuta (siamo ad inizio del Novecento), di ’telecomando’, e ’wireless telegraphy’. I suoi studi ruotavano però ad una sua unica convinzione, della quale anticipò di esserne prossimo alla realizzazione (poco prima di essere ’misteriosamente dichiarato pazzo’ e messo in coindizioni di totale abbandono), la’alimentazione elettrica wirless. Egli infatti, come dicevamo, progettò ’inizialmente’ la trasmissione di energia attraverso l’uso di appositi tre elementi: due bobine in rame (dette per l’appunto le bobine di Tesla), che creano un campo di forza trasformando lenergia raccolta, per poi convogliarla laddove vi sia la necessità di un’alimentazione elettrica, attraverso un trasformatore. Ma questo geniale processo però, a differenza della trasmissione, poteva avvenire soltanto via cavo. Da allora, di pari passo con la storia, la tecnologia si è poi evoluta fino ad arrivare ’all’era di internet’, ed ora, dopo l’entusiasmante esperimento che ha avuto luogo nella Torre di Cerrano, è nato il progetto ’Isola delle Reti’. Dunque nell’apprestarci a dire addio a cavi e fili chilometrici, assicura il team di esperti studiosi guidati dal direttore scientifico di Res On Network e membro scientifico del progetto di ricerca Netonnets, Marco Santarelli, In questo momento la trasmissione dell’energia senza fili è la frontiera della ricerca in tutto il mondo perché eliminare i cavi renderà i nostri dispositivi e tutto ciò con cui interagiamo molto più efficiente, pratico e decisamente meno costoso. Con tale scoperta potremmo prevenire black-out e fornire interi quartieri con energia in surplus di impianti rinnovabili. Stiamo conducendo esperimenti importanti sulla rete elettrica tradizionale – aggiunge lo studioso – con un approdo a un’energia senza fili che sfrutta anche l’energia da elementi ambientali secondo il principio della cosiddetta risonanza reciproca. L’esperimento è registrato come Elastic Energy in team con esperti internazionali”. Una sperimentazione fondata soprattutto su principi rispettosi dell’ecosistema, come dimostra il test ospitato dll’Isola dei Pescatori, in collaborazione con diversi enti internazionali. Come dicevamo, un miglioramento delle reti di Tesla, attraverso l’elaborazione di una specifica rierca condotta qualche anno fa dal Mit. Ebbene gli esiti di questo ’avveneristico’ sitema sperimentato in Abruzzo (progetto che domani verrà presentato al Festival dellEnergia), hanno dimostrato che, come aceva intuito il grande Tesla, è possibile – al momento – trasmettere energia a una distanza di circa 500 metri, per poi produrre e stoccare 1 kw e mezzo di energia al giorno. Ma si ta già lavorando ’al futuro’ e, al momento, gli studiosi hanno già anticipato che, entro una decina di mesi, sarà realizzato un primo prototipo capace di mostrare il funzionamento delle bobine trasmettitrici a circa 20 km di distanza. Ora bisogna soltanto capire, con sicurezza, se tali sistemi possono in qualche modo nuocere alla salute.
M.