Che al giorno d oggi, per ottenere un posto di lavoro, si possa arrivare a fare ” carte false ” è un immagine abbastanza efficace per comprendere il difficile momento storico sul piano occupazionale. Ma in alcuni casi, potrebbe non essere più semplicemente un modo di dire, andando a sfociare nella realtà ( che a volte supera la fantasia ) ed anche in conseguenze penali, ovviamente.
E il caso di questa mattina, che ha visto protagonista un uomo di quasi 50 anni alla ricerca di un posto di lavoro. La persona in questione, un italiano di 49 anni, si è presentato allUfficio unico per limmigrazione della Prefettura, munito di una falsa carta d identità, e con la documentazione necessaria per lassunzione di 5 lavoratori stagionali di nazionalità indiana. Gli stranieri vengono nel nostro Paese a rubare il lavoro agli italiani, direbbe qualcuno: in questo caso, è accaduto lesatto contrario, se non fosse altro che il dipendente della Prefettura, dopo aver ricevuto la richiesta, ha dubitato della validità del documento, allertando immediatamente la Polizia di Stato.
Gli agenti del commissariato di Colombo, diretto da Ada Nitoglia, arrivati sul posto, hanno accertato la vera identità dellimpostore e quindi hanno impedito la conclusione della procedura burocratica volta a favorire lingresso illegale di cittadini non comunitari, il cui ultimo tassello era quello di addebitare le relative spese fiscali a carico del proprietario di un azienda agricola, completamente estraneo ai fatti: ovvero luomo a cui dati di identificazione erano stati sottratti. Il 49 enne autore del raggiro è stato arrestato ed è a disposizione dellAutorità Giudiziaria.