È venuto a mancare questa notte alla Casa di riposo San Giuseppe di Nettuno Angelo Licheri. Sono passati 40 anni da quel tragico 1981 in cui l’Italia intera rimase incollata alla tv nella speranza che Alfredino Rampi, il bimbo caduto in un pozzo a Vermicino potesse essere salvato. Le cose non andarono come si sperava, ma nessuno potrà mai dimenticare il volto di un eroe di quei giorni: Angelo Licheri.
L’uomo, originario di Sassari, fu scelto per essere calato a testa in giù nel pozzo strettissimo in cui il bimbo era caduto perché era piccolo di statura e magrissimo. Venne calato in quella buca per oltre 60 metri di profondità ma il tentativo disperato andò male. Un evento quello di Alfredino che segnò anche la sua vita non sempre facile. In vecchiaia era arrivato a Nettuno, con gravi problemi di salute e nessun familiare. Grazie al comune trovó un posto alla clinica San Giuseppe e periodicamente riceveva visite da chi voleva gli raccontasse la sua storia. Era un uomo semplice e gentile che oggi non c’è più. Privati si stanno occupando della sua cerimonia funebre e dell’organizzazione delle esequie.