Si celebra l8 giugno la giornata mondiale dedicata agli oceani. Un bene prezioso per il nostro pianeta, un polo turistico, una risorsa di vita. Raccontare brevemente quanto sia fondamentale il mare per gli esseri viventi è missione impossibile. Loceano assorbe circa il 50 per cento dellanidride carbonica prodotta, contribuendo in modo significativo a ridurre leffetto serra. Le alghe che vivono nei mari producono inoltre l80 per cento dellaria che respiriamo. Per quanto riguarda la funzione di sostentamento basta citare che il 25 per cento della popolazione mondiale (oltre 1,7 miliardi di persone) dipende dalloceano come fonte primaria di proteine. Per non parlare dei medicinali di origine marina, dei giacimenti di metalli e di idrocarburi, del turismo che genera e così via. Nonostante questo luomo sta letteralmente inquinando questa preziosa risosrsa: 26 milioni di tonnellate di plastica vengono gettate ogni anno in mare (si tratta del 10 per cento della produzione mondiale), tanto che nel Pacifico si sta formando un nuovo continente nato da miliardi di frammenti di plastica. Secondo le Nazioni Unite, circa due terzi delle specie oceaniche sono sovrasfruttate, e alcuni tipi di pesca catturano specie poco interessanti da un punto di vista commerciale: ovviamente questo significa uccisioni gratuite e sprechi, perché il pesce che non si vende viene ributtato in mare, morto o morente. Lacidificazione delle acque minaccia lo scioglimento di gusci di molti animali marini (come granchi, aragoste, gamberi e conchiglie) e delle barriere coralline con conseguenze drammatiche per la vita marina. Molte specie sono minacciate di estinzione soprattutto uccelli marini, squali e cetacei. Per queste ragioni, identificare le criticità è parte dellopera e per la Giornata mondiale degli oceani, tutti i cittadini sono chiamati a darsi da fare per fermare i processi distruttivi in atto.
La Redazione