Un appuntamento annuale irripetibile quello con le ’lacrime di San Lorenzo’, lo spettacolo che da ogni parte del globo indirizza milioni di occhi verso le meteore appartenenti allo sciame delle Perseidi. “Questanno il massimo della loro attività è previsto nella notte tra l11 e il 12, ma anche le notti tra il 10 e il 15 potranno essere adatte per dar loro la caccia”, spiega lastronomo dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, Marco Galliani. Dunque, aggiunge lastronomo, nuvole permettendo la loro osservazione sarà “solo marginalmente disturbata dalla Luna, che in quei giorni apparirà solo per qualche ora dopo il tramonto”. Ma quale è lora migliore per godersi lo spettacolo delle stelle cadenti? Come spiega ancora lastronomo sul sito dedicato inaf.it: “sono quelle più tarde della notte, soffermandosi sulle regioni a nord est del cielo, in direzione della costellazione di Perseo. Le scie luminose che potremo osservare in quei giorni alzando lo sguardo al cielo sono prodotte da piccolissimi frammenti della cometa Swift-Tuttle che incrociano la nostra orbita. Entrando con grandissima velocità nellatmosfera terrestre, queste particelle, grandi anche solo come un granello di sabbia, la ionizzano, creando le caratteristiche scie luminose” spiega l’astronomo dell’Inaf ricordando che ad aver avanzato per primo questa spiegazione è stato lastronomo italiano Giovanni Virginio Schiaparelli nel 1866, proprio basandosi sullosservazione delle Perseidi. “Ma ci saranno altre occasioni per godersi lo spettacolo, oltre alle splendide costellazioni che caratterizzano questo periodo, sono infatti previste diverse congiunzioni: la più spettacolare, spiega ancora Galliani, aggiungendo che nel mese dagosto si potrà replicare nella notte tra Venere e Giove, la sera del 27, anche se per osservarla non sarà facilissimo, poiché i due corpi celesti saranno molto bassi sullorizzonte occidentale”
M.