La prima giornalista donna della Palestina, Shuruq As’ad, è stata intervistata dalle telecamere di Radio Roma News nel programma The Passenger.
Con Andrea Candelaresi ha affrontato il tema della libertà di informazione nel parlare della Palestina e di Gaza, in un contesto sempre più critico per chi, svolgendo questo lavoro, cerca di raccontare la verità.
Nell’ultimo anno sono morti più di 180 giornalisti solo nella Striscia di Gaza, in un territorio esteso quanto solamente la metà della città di Roma. Sono numeri impressionanti che aprono interrogativi importanti.
Perché i giornalisti sono così bersagliati? Si vuole mettere a tacere la verità? Probabile, nel frattempo la condanna all’IDF appare unanime tra i reporter che hanno provato a svolgere il loro lavoro in Palestina.
Un dramma quello dei giornalisti in questa terra che già tempo fa, prima del 7 ottobre, aveva fatto il giro del mondo dopo l’omicidio di Shireen Abu Akleh, la giornalista, ex compagna di scuola di Shuruq As’ad, palestinese uccisa nel campo profughi di Jenin e alla quale Radio Roma, insieme a Movimento Studenti, FNSI, Join The Resistance e l’VIII Municipio di Roma aveva dedicato un murales nel quartiere San Paolo della capitale.
Spesso le uniche immagini che ci arrivano da Gaza le troviamo grazie alle piattaforme social, con gli influencer palestinesi che documentano gli orrori rischiando la vita. Si sta riscrivendo la storia del citizen journalism?