Si chiama “I Sommersi”, ed è la mostra ospitata ai Musei Capitolini in Campidoglio, a Roma, e dedicata alle vittime della razzia nazifascista degli ebrei il 16 ottobre 1943.
Su 1022 deportati i salvati che fecero ritorno a casa furono solo in sedici, oltre 1000 le vittime alle quali, citando un’espressione di Primo Levi, è stata dedicata questa mostra curata dal Museo Ebraico di Roma e da due ricercatrici, Lia Toaff e Yael Calò.
«Qui è raccontato uno dei punti più bassi della storia dell’umanità- ha detto il sindaco Roberto Gualtieri -. Questa mostra ci fa conoscere meglio la vita quotidiana delle vittime incappate nella selvaggia macchina della morte».
Accompagnate da alcuni dipinti con cui l’artista Pio Pullini illustrò nel ’44 quanto era avvenuto al Ghetto una serie di vetrine ci portano dentro quella mattina piovosa di ottant’anni fa a Roma.