Mentre stava passeggiando con un amico all’interno di un parco lidense, sono stati avvicinati da una baby gang composta da 4 giovinastri, tra i 10 (!) ed i 18 anni, che ha iniziato prima a sbeffeggiarli e poi ad insultarli. I due amici hanno cercato di non dare peso alla cosa allontanandosi. Poco dopo però i bulletti sono tornati alla carica e, in un crescendo di minacce, uno di loro ha estratto una pistola sparando tre colpi, quindi la fuga. Scioccato dall’accaduto, il giovane di origini egiziane ha immediatamente chiamato gli agenti. Giunti subito a ridosso del parco i poliziotti si sono fatti descrivere i componenti della baby gang, diramandone via radio i tratti somatici e gli indumenti indossati. Apprese le informazioni, dal commissariato di Ostia sono riusciti ad identificare nel branco, un giovane a loro già noto. Così gli agenti hanno immediatamente contattato il padre il quale, ha immediatamente rintracciato il figlio intimandogli di tornare nel parco dove, ad attenderlo, oltre al genitore, c’erano anche i poliziotti ed il giovane vittima delle angherie della baby gang. Una volta al commissariato, con la coda tra le gambe, il ragazzo ha quindi ammesso le sue responsabilità. La pistola usata – ed ovviamente sequestrata – una ’scacciacani’, e per lui è scattata una denuncia in stato di libertà per minacce aggravate e porto abusivo di oggetto atto ad offendere. Ma le indagini nel frattempo proseguono, volte all’identificazione degli altri componenti della baby gang.
M.