Scatta l’ennesimo rinvio, in commissione Statuto di Roma Capitale, del voto sulla proposta di delibera per la modifica del Regolamento comunale, presentata dal Movimento Cinque Stelle. Pomo della discordia il secondo dei sei punti del documento, che interviene sull’art.12 del Regolamento, stabilendo che il gettone per una seduta di commissione venga corrisposto solo se il consigliere assicura “una presenza, anche non continuativa, per almeno metà della durata della seduta, attestata dal verbale della stessa”. Nonostante i pareri favorevoli alla delibera del direttore generale dell’Assemblea capitolina Vitaliano Taccioli, che ha parlato di proposta ben fatta, e del dirigente del Segretariato generale Enrico Palladino, che ha proposto di inserire “una soglia minima di 20 minuti di permanenza”. Sostanziale comunanza di vedute, infatti, tra il presidente della commissione Svetlana Celli (Lista Civica Marino), che ha parlato di “proposta condivisibile, anche se va determinata bene la questione del limite minimo di permanenza alle sedute” e il consigliere Erica Battaglia (Pd), che ha ipotizzato anche un divieto per i consiglieri di presenziare solo per apporre la firma e incassare il gettone. Diversa lopinione dell’altro consigliere dem Marco Palumbo: “Ma che è, una partita di pallacanestro che si contano i minuti? Visto il tetto alla retribuzione delle presenze, non mi sembra che la situazione attuale arrechi un così grave danno erariale all’amministrazione comunale”. Da qui la sua richiesta di “riconvocare una nuova commissione e prendere una decisione unitaria come gruppo Pd, dopo una discussione adeguata. Vanno coinvolte anche le opposizioni, inoltre, altrimenti sono pronto a dare parere contrario alla proposta”. Un input alla fine accolto da Celli, che, tenuto conto anche della richiesta del consigliere M5S Virginia Raggi di tempi rapidi, ha fissato una nuova convocazione per la prossima settimana. Anche Battaglia ha convenuto: Ci sono 19 consiglieri comunali del Pd di cui tener conto, è necessario approfondire la questione anche in vista del dibattito in Aula. Virginia Raggi, consigliere del M5S, ha difeso la delibera: “Vogliamo intervenire su un argomento molto scomodo che alcuni consiglieri non vogliono trattare: con questa norma infatti si stabilisce finalmente che il gettone di presenza viene dato solo per una partecipazione reale”. Raggi nota “posizioni diverse all’interno della maggioranza. C’è un po’ di sconcerto per questo rinvio, ma noi andiamo avanti”. Qualunque sia lesito delle consultazioni dei gruppi, una decisione verrà presa: il Testo Unico degli Enti locali, infatti, come ricordato da Taccioli, prevede dal 2008 che la corresponsione di gettoni di presenza sia subordinata alleffettiva partecipazione ai lavori, ma ciò ancora non è stato fatto.