Continua ad allargarsi lo scandalo sessuale, che ha recentemente investito prestigiose organizzazioni umanitarie, come l’Oxcfam, e sfiorato minimamente persino ong protagoniste di un operato a dir poco prezioso. Oggi purtroppo anche la Croce Rossa internazionale ha dovuto ammettere di esser stata toccata da tali fenomeni. Come ha spiegato Yves Daccord, direttore generale del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr), “Dal 2015 abbiamo identificato 21 membri dello staff che sono stati licenziati per aver pagato prestazioni sessuali o che si sono dimessi durante un’inchiesta interna. Altri due sospettati di comportamenti sessuali inappropriati – aggiunge Daccord – non hanno avuto il rinnovo del loro contratto. Non c’è spazio per nessuna forma di discriminazione, molestia o abuso in questa organizzazione”. Visibilmente ’toccato’ dalla vicenda, il Dg della croce Rossa Internazionale prosegue commentando che “Questi comportamenti rappresentano un tradimento delle persone e delle comunità che serviamo. Sono contro la dignità delle persone e avremmo dovuto essere più vigili per prevenirli. Tutto il personale è contrattualmente legato al Codice di condotta del Circ che proibisce esplicitamente l’acquisto di prestazioni sessuali – ribadisce aggiunge il manager dal quartier generale di Ginevra – Questo divieto, in vigore dal 2006, viene applicato in tutto il mondo, inclusi i Paesi dove la prostituzione è legale, perché il Comitato ritiene che lo staff che paga per il sesso è incompatibile con i valori e la missione dell’organizzazione”.
M.