Ossigeno puro. I tre punti incamerati con l’ottimo Frosinone di Di Francesco consentono alla Roma di tornare a respirare e preparare con maggiore serenità le prossime due partite (Europa League col Servette e trasferta di Cagliari) prima della sospirata sosta che servirà per recuperare qualche pezzo imprescindibile dello scacchiere giallorosso.
Si comincia con lo stadio compatto e disposto ancora una
volta a credere in Mourinho e nei suoi. Fischi isolati, applausi e incoraggiamenti per tutti dopo la batosta di Genova ma il primo tempo è di sofferenza pura. I ciociari si muovono bene sul campo con idee e organizzazione e vanno vicini al goal in almeno due occasioni.
Peccati di gioventù puntualmente puniti dal ‘killer instinct’ di Lukaku che alla prima palla a disposizione fa centro sotto la Sud al 21’ su assist di Dybala. Su quel goal la squadra di Mourinho costruirà la sua partita fatta di sacrificio e rincorse (applausi per Bove che dimostra di meritare un posto da titolare) in mezzo a tantissimi passaggi sbagliati e pochissime ripartenze.
Col Frosinone che cala vistosamente nei secondi 45’ adeguandosi colpevolmente al ritmo di una partita dalle pochissime emozioni. Il goal di Pellegrini all’83’ sul secondo assist di Dybala (stavolta da calcio di punizione) chiude a fatica una partita che non dimostra certo la guarigione tattica di una formazione ancora inespressa.
Impossibile giocare bene stasera dice Mourinho a fine gara, troppa pressione e infortunati per sperare in un bel calcio.
Sarà ma a noi sembra che di bel calcio in questi anni se ne sia visto davvero poco e che Renato Sanches, l’unico giocatore quest’anno in grado di cambiare il volto del centrocampo (ovvero del cuore di ogni squadra), sia un atto di fede più che una certezza viste le sue precarie condizioni fisiche.
Certo è che la versione di ieri all’Olimpico dei giallorossi certamente non basterà per quel salto di qualità indispensabile per recuperare posizioni e dare continuità alle vittorie. Non resta allor che affidarsi a San Lukaku, una sorta di novello re Mida in grado di tramutare in oro tutto quello che tocca…
Rui Patricio 5,5, Mancini 6, Cristante 6, Ndicka 5, Karsdorp 6 (dal 70’ Kristensen 5,5), Bove 6,5, Paredes 6, Spinazzola 6, Pellegrini 6 (dall’85’ Aouar ng), Dybala 6 (dal 90’ Azmoun ng), Lukaku 7.
All. Mourinho 6
Claudio Fontanini