Manolas stacca di testa, esulta, fa esplodere l’Olimpico. Tre anni fa la Roma era in semifinale di Champions, in panchina c’era Eusebio Di Francesco, l’uomo del miracolo. Sembra una vita fa, perché quell’allenatore destinato a una grande carriera non vince da 19 partite, è già alla terza sconfitta in campionato e ora è a un passo dall’esonero.
Eusebio s’è perso, rischia di salutare ancora un lavoro a metà. Questa volta addirittura dopo appena tre gare. Forse non abbastanza per piantare il seme della sua idea di calcio, ma una squadra che punta a salvarsi non può avere una partenza così lenta. Il suo Verona ha perso anche ieri, contro il Bologna di Mihajlovic che al contrario corre forte e ha già conquistato 7 punti in campionato.
E’ Svanberg, faccia d’angelo e piede lesto, a condannare ancora Di Francesco. Eusebio non sa più cosa significhi vincere. Potrebbe non sperimentarlo sulla panchina del Verona che intanto si è già mosso in modo deciso per cercare un’alternativa. L’esonero dell’ex Roma e Cagliari è più di un’idea, sembra ormai certezza.
I nomi per sostituirlo sono diversi, Igor Tudor è il più accreditato. Ha già allenato in Serie A, sa come si salva una squadra. Non sarà un maestro del bel calcio ma al Verona poca importa, ora la proprietà è un’altra. Resistono anche altri nomi, come quello di Maran e Iachini, ma l’ex udinese è in pole.