Arriva il terzo verdetto della Serie A. Dopo lo scudetto all’Inter e la retrocessione del Crotone, la matematica condanna anche il Parma alla Serie B. La squadra di D’Aversa cade a Torino nello scontro salvezza che avrebbe potuto regalare nuova speranza, o solo prolungare l’agonia. Così il club del presidente americano Krause riparte dalla serie cadetta.
A nulla sono serviti gli investimenti estivi per rinforzare la squadra, risucchiata presto nel vortice della corsa salvezza, da cui non è mai riemersa. Ieri la sconfitta per 1-0 contro il Torino, che ha sancito la retrocessione.
“Abbiamo cercato di giocarcela come sempre e dispiace essere matematicamente retrocessi dopo un lavoro durato 4 anni: il Torino si è dimostrato superiore rispetto a noi e questa sfida ha sintetizzato il tema di tutta la stagione, ovvero che ci sono mancate personalità e determinazione”, ha detto D’Aversa, allenatore del Parma, dopo la sconfitta.
Ha aggiunto l’allenatore: “Sinceramente non so se ci sarò l’anno prossimo e ora non ci sto neanche pensando: oggi il mio unico pensiero è rivolto al fatto che non abbiamo concretizzato e non siamo stati incisivi solo per mancanza di serenità o eccessiva frenesia ma non per scarsa qualità. Non voglio parlare del mio futuro: stasera bisogna solo pensare al fatto che siamo retrocessi e il club non meritava tutto questo. La dirigenza sta lavorando molto bene per dare un futuro roseo a tutto l’ambiente cercando anche ripartire da quest’annata”.