Addio sogni scudetto, ora è (quasi) ufficiale. L’Inter perde col Bologna e si allontana forse definitivamente dal primo posto. Un obiettivo già difficile prima, ora diventato una salita insormontabile.
A spezzare le velleità nerazzurre ci ha pensato il Bologna di Mihajlovic, che in rimonta ha espugnato San Siro dimostrando di essere una squadra in salute. Una sconfitta che ha spinto Antonio Conte a metterci la faccia.
“La delusione è enorme, tanta, per quanto mi riguarda- ha detto l’allenatore nerazzurro al termine della gara – Mi auguro che la delusione che ho io oggi l’abbiano i giocatori al 1%. C’è grande delusione perché era una partita da portare a casa in carrozza, ma siamo riusciti a perderla. Mi arrabbio con me stesso perché sono l’allenatore ed il responsabile di quello che accade in campo. Ho le mie responsabilità perché indirizzo la situazione in un modo o in un altro. Giusto che sia arrabbiato prima con me stesso, poi i calciatori con loro stessi”.
Pensavamo di essere ad uno stadio, ma siamo ad uno stadio più basso. Spero che anche per i giocatori valga lo stesso, ma è successo qualcosa di imponderabile che nelle grandi squadre non devono accadere. In questo momento significa che non siamo una grande squadra, dobbiamo lavorare per diventarlo. Dobbiamo sentirci tutti in discussione, in maniera molta onesta. Da qui alla fine dobbiamo dimostrare di meritare l’Inter, di volerci elevare ad un livello superiore rispetto a questi anni, altrimenti prenderemo altre decisioni”, ha concluso Conte.