Remissiva e votata unicamente al contenimento nella gara di andata, coraggiosa e propositiva in quella di ritorno. Il comune denominatore della sconfitta non deve ingannare nelle due gare giocate, e perse, quest’anno dai giallorossi contro il Napoli ammazza campionato.
Zero punti arrivati in fondo a due partite che con un pizzico di fortuna in più e qualche minimo errore in meno avrebbero dovuto dare almeno due punti alla truppa di Mourinho.
Pressing alto, un Matic monumentale davanti alla difesa che ci ricorda cosa sarebbe potuto essere il centrocampo della Roma con Whynaldum vicino al serbo e verticalizzazioni improvvise per le ficcanti riproposizioni sulle fasce.
Il piano di Mourinho ha dato i suoi frutti al Maradona fino all’85’ e al goal di Simeone capace di sfruttare con talento e velocità fulminea il mezzo metro concessogli da Smalling nell’unica sbavatura della sua gagliarda prestazione.
Peccato davvero perché fino a quel momento la squadra di Mourinho, ora sesta in classifica, aveva ribattuto colpo su colpo con grande personalità ad un Napoli che si è giovato delle entrate in campo di Ndombele, Simeone e Raspadori a fronte dei bambini (Bove, Tahirovic e Volpato) chiamati in campo dal tecnico portoghese.
E pensare non si è visto nemmeno il solito Dybala e la prova incolore incolore di Pellegrini che a Napoli (ma perché impiegarlo, per giunta in marcatura su Lobotka, se non al meglio della condizione?) ha fatto venire in mento il vecchio proverbio del dottore morto e l’asino vivo.
Grazie al pareggio casalingo della Lazio e al tonfo di un Milan in caduta libera i danni sono stati limitati e la corsa Champions continua ma adesso arriva il difficile.
Rosa ridotta all’osso per infortuni e valutazioni societarie discutibili (i casi Karsdorp e Zaniolo gridano vendetta) portano la squadra di Mourinho a disputare tre gare in una settimana con poche scelte a disposizione.
Si comincia mercoledì in Coppa Italia con la nuova Cremonese di Ballardini e una gara da dentro o fuori forse senza Abraham, Ibanez, Matic e Spinazzola.
Con le energie fisiche e mentali che inevitabilmente si assottiglieranno e un mercato ancora aperto fino a questa sera per tentare di mettere a posto, almeno parzialmente, la questione Zaniolo passato in qualche mese da potenziale fuoriclasse a brocco, da idolo a traditore.
Rifiutala destinazione inglese non resta che la svendita al Milan per racimolare qualche soldo oppure la gogna mediatica e una guerra di nervi che porterà in dote solo eccessi verbali e zero liquidità.
Le pagelle di Napoli- Roma 2-1
Rui Patricio 7, Mancini 6,5, Smalling 6,5, Ibanez 6,5, Zalewski 6,5, Cristante 6,5 (dall’89’ Volpato ng), Matic 7,5 (dall’83’ Tahirovic ng), Spinazzola 6,5 (dal 46’ El Shaarawy 7), Dybala 5,5, Pellegrini 4,5 (dall’83’ Bove ng), Abraham 6 (dal 73’ Belotti ng).
Claudio Fontanini