(Adnkronos) – “C’è sempre possibilità di migliorare”. Rudi Garcia, allenatore del Napoli campione d’Italia, è pronto a difendere lo scudetto e a superare l’asticella fissata da Luciano Spalletti, che ha lasciato la panchina partenopea e ora è vicino alla carica di ct della Nazionale, dopo le dimissioni di Roberto Mancini.
“Ho parlato di una squadra un po’ più camaleontica. Quando arrivi in un ambiente vincente la cosa che ti aspetti è che ogni volta che provi a migliorare qualcosa dicano: ‘Ma l’anno scorso ha funzionato’. Sì, però se volete che funzioni ancora quest’anno dobbiamo fare un ulteriore step e portare novità. Secondo me, per un gruppo è sempre interessante avere cose nuove, perché altrimenti ti annoi un po’”, dice Garcia a Dazn.
Victor Osimhen “è un trascinatore pazzesco: vuole vincere e trascina la squadra. Un po’ come Cristiano Ronaldo: quando vince è contentissimo, chiama la squadra, vuole fare la foto ricordo… mi piace, fa parte dei migliori al mondo come centroavanti. È bello vedere che un giocatore che potrebbe giocare solo la fase offensiva difende come un matto, pressa, torna indietro, aiuta la squadra. Una delle qualità di questo gruppo è questa. Non fanno solo un gioco offensivo di qualità, ma lavorano. Questo ci serve, altrimenti non puoi vincere”, dice Garcia soffermandosi sul centravanti nigeriano. Su Khvicha Kvaratskhelia, Garcia osserva che “può migliorare ancora tanto, quando dribbla è bello da vedere”.
Non solo Serie A. “Il Napoli l’anno prossimo deve giocare in Champions League, questo è la base. Per la Champions serve una rosa forte. Quando giochi l’Europa League ti puoi concentrare al 100% sul campionato perché il girone normalmente lo superi e quando arrivano gli ottavi e i quarti di finali comincia a diventare serio. Invece quando giochi la Champions è quasi al contrario: i giocatori sono quasi fissati sulla Champions e devi ricordare loro che il loro pane quotidiano è il campionato. Quello che ti porta alla Champions l’anno dopo è il campionato. Quindi dobbiamo essere bravi a giocare le due competizioni, per questo ti serve una rosa”.