La Juventus centra lundicesima vittoria consecutiva ai danni di una Roma ordinata ma impaurita. La magica è stata soprattutto vittima di se stessa: il morale non aiuta, laspetto psicologico influisce molto anche sulla tenuta delle gambe. La partita è stata caratterizzata da un equilibrio schematico: la vecchia signora attacca ma senza troppa convinzione, mentre la magica si difende senza creare mai sortite offensive. A deciderla è il gioiellino bianconero Dybala che al minuto 77 su invito di Pogba incrocia il tiro beffando Szczesny. La Juve mantiene il secondo posto (+4 da Inter e Fiorentina e a -2 dal Napoli capolista). Eravamo partiti bene con Marchisio libero poi è stato marcato a uomo da Nainggolan e si era creato un buco dietro ai due mediani, ma noi non siamo stati bravi ad occupare quella zona, abbiamo cambiato poco il gioco da destra a sinistra, bisogna migliorare sotto l’aspetto della velocità del gioco e della tecnica cercando di sbagliare di meno e andando ad occupare di più gli spazi. Ci sono ancora 51 punti a disposizione. Questa era una partita importante, non era facile vincere l’11esima partita soprattutto contro la Roma. I ragazzi si sono comportati bene. Dybala ha qualità da vendere, può migliorare e va lasciato lavorare. Queste le parole di Allegri. I giallorossi mantengono il quinto posto, ma ora sono lontani 6 punti dal quarto e dal terzo posto e a -12 dalla prima piazza. Si aspettava qualcosa in più dai suoi mister Spalletti: Noi abbiamo fatto una buona partita sotto l’aspetto dell’ordine perché abbiamo concesso poco però abbiamo osato anche poco. Dobbiamo fare di più perché sennò con questo avversario diventa difficile vincere il confronto. Dobbiamo puntare di più l’avversario, vincere più duelli, essere più cattivi, avere più coraggio per creare superiorità numerica nella loro metà campo, poi dobbiamo fare meglio la fase difensiva, cosa che non è successa nel gol. C’è qualcosa che si può dire che è stata fatta nella maniera corretta, ma è pochino, bisogna aumentare velocemente il ritmo, il carattere, l’autostima e il coraggio. Nel pomeriggio importanti le vittorie di Napoli e Fiorentina: Sampdoria-Napoli 2-4 e Fiorentina-Torino 2-0. I partenopei mantengono il primo posto dopo una vivace gara con la Doria: Higuain, Insigne, Hamsik e Mertens stendono i blu cerchiati. Inutili i goal di Correa ed Eder. La Fiorentina, nel lunch match delle 12.30, ha battuto il Torino tornando a conquistare i 3 punti. La Lazio stravince, dopo lo svantaggio iniziale, contro un, comunque, buon Chievo. Al minuto 5 i gialli passano in vantaggio con il goal di Cesar (che ad inizio ripresa verrà espulso per doppia ammonizione). Il pareggio dei biancocelesti arriva al 66 con il rigore dubbio su Candreva: proprio lattaccante laziale va sul dischetto e sigla l1-1. Al 72 il giovane Cataldi firma il 2-1 con una gran conclusione dal limite dellarea. I laziali dilagano all81 e al 96 con il goal ancora di Candreva e Keita. Da segnalare il rigore, minuto 84, respinto da Berisha e calciato da Paloschi. Malissimo lInter, dopo la gran partita di Coppa Italia i nerazzurri steccano ancora in casa: Inter-Carpi 1-1. A sbloccarla è Palacio al minuto 39. La beffa è firmata da Lasagna (primo goal in serie A) al minuto 92. Il Palermo ha vinto 4-1 contro lUdinese, il Bologna vince in casa del Sassuolo 2-0 e il Verona si accontenta del pareggio (il decimo) 1-1 con il Genoa.
Damiano Tamanti