Alle 2, ora italiana, della scorsa notte negli Stati Uniti è entrato in vigore il contestatissimo ’travel ban’, voluto e difeso dal presidente Donald Trump. Il provvedimento è stato parzialmente riattivato dopo che lo scorso lunedì, la Corte suprema ha annunciato di essersi pronunciata sulla legittimità costituzionale. Dunque, da oggi potranno entrare sul suolo americano solamente i cittadini provenienti da Iran, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen, che potranno dimostrare (e non sarà comunque così semplice), di avere un legame legittimo negli Usa, come un ricongiungimento famigliare, un interesse lavorativo, o una relazione con organizzazioni americane, tipo ragioni di studio. Per tutti gli altri non ci sarà invece nulla da fare: resteranno fuori. Questo provvedimento esecutivo made in Trump, in questa forma, resterà in vigore almeno fino a ottobre, quando i giudici della Corte esprimeranno il proprio parere sulla costituzionalità del provvedimento, cercando ossia di capire se è in contrasto col Primo Emendamento, quello che garantisce la libertà religiosa.
M.