Alle prossime elezioni politiche anche i 18enne potranno votare per il Senato. Oggi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha promulgato la legge di revisione costituzionale dell’art. 58 della Costituzione in materia di elettorato per l’elezione del Senato della Repubblica, che ora si abbassa di 7 anni.
Fino ad oggi, infatti, per il voto al Senato era necessario avere 25 anni, a differenza del voto per la Camera, per il quale bastava essere maggiorenni. Il bicameralismo perfetto delle due Camere da oggi converge anche nell’elettorato attivo. Il voto del Senato nella seconda deliberazione, dopo quello della Camera, era arrivato lo scorso luglio.
Ad inizio ottobre sono scaduti i termini di tre mesi dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, entro i quali 500.000 elettori, un quinto di ciascuna Camera o cinque consigli regionali avrebbero potuto chiedere di sottoporre a referendum popolare la proposta di revisione costituzionale.
Oggi la legge è stata promulgata da Matterella. Il voto per il Senato ai maggiorenni diventa quindi ufficiale. Una novità, aveva spiegato Federico D’Incà, che permette “di far partecipare al voto circa 4 milioni di giovani che oggi sono esclusi dall’elezione di una delle due Camere rappresentative dei cittadini”.
“La direzione intrapresa è quella di favorire la partecipazione delle nuove generazioni alla vita politica – ha detto il ministro -. Il voto testimonia anche un altro principio che ha guidato l’azione riformatrice degli esecutivi in questi ultimi anni: il metodo delle riforme puntuali, che ha già portato alla riduzione del numero dei parlamentari lo scorso settembre”.