I risultati della recente indagine condotta da Microsoft attraverso il sito Internet Msn.com/it, mostrano che 4 italiani su 10 sono malati di smartphone. Sarebbero ormai degli autentici geek, termine coniato dagli americani per indicare i giovani dipendenti, in modo patologico, dalla tecnologia.
Sempre connesso, il geek salta da facebook a instagram, scarica app e giochi per il proprio telefono, vende e compra oggetti su eBay, preferisce chattare su whatts app invece che scambiare quattro chiacchiere con il vicino di casa o di treno. E non disdegnerebbe una corsia preferenziale per consultare liberamente lo smartphone anche quando passeggia in città, come quella inaugurata poco tempo fa nella città cinese di Chongqing.
Ma attenzione: il geek non è un nerd, linformatico geniale ma completamente fuori dal mondo. Al geek di codici e programmazioni non importa nulla. Usa gli strumenti elettronici solo per sentirsi più social.
La ricerca di Microsoft rivela anche lesistenza di una categoria più neutrale, formata dal 41% dei partecipanti al sondaggio che alla tecnologia, in un certo senso, si è adattata per necessità o per lavoro.
Cè invece chi esagera: lOcse, rapporto Pisa 2014, parla esplicitamente di analfabetismo da diffusione della tecnologia. Tre studenti su dieci scrivono, ad esempio, usando la lettera k al posto del ch.
Secondo uno studio condotto dalluniversità di Waterloo, utilizzare troppo lo smartphone influisce anche sulla capacità di ragionare, in pratica più lo usiamo e meno usiamo la testa.
E nel secolo della rivoluzione digitale si può finire con lessere soli. I social network o i videogame giocati in modalità collettiva ci danno la sensazione di essere in contatto con altri, ma di fatto ci circondiamo di presunti amici che in realtà sono perfetti sconosciuti: è questo lavvertimento lanciato dalla Brigham Young University (Utah). Secondo gli esperti americani, la solitudine minaccia la salute più dellobesità: chi ne soffre sconta un rischio di morte del 14% più alto rispetto alla media.
Attenzione quindi, ben venga la tecnologia, ma se usata per staccare un po il cervello e con intelligenza.
Luso smisurato della tecnologia oltre al merito dellutilità, della precisione e dellinformazione rapida ha anche quello di ridurre lo spazio fuori e dentro di noi e con esso anche la nostra affettività.