“Dopo quel 23 maggio del 1992 Palermo, davanti a questo albero, ha detto no alla mafia. Palermo si è svegliata”. Lo ha detto, davanti all’Albero Falcone di Palermo Selima Giuliano, Sovrintendente dei Beni culturali di Palermo, che ha scoperto una targa a cura della Fondazione Falcone e dei carabinieri del raggruppamento Biodiversità, a memoria del progetto di duplicazione e distribuzione delle piantine dell’Albero Falcone. E’ lei a raccontare il progetto portato avanti con i carabinieri, per raccogliere i semi dell’albero Falcone e realizzare migliaia di alberelli per le scuole di tutta Italia.”Il Dipartimento dei Beni culturali della Regione siciliana ha dichiarato l’albero Falcone di interesse culturale. Per la prima volta nella storia un albero è stato equiparato a un monumento, a un palazzo o chiesa – racconta Selima Giuliano, che è la figlia di Boris Giuliano, l’ex dirigente della Squadra mobile ucciso dalla mafia nel 1979 – Ed è stato dichiarato di interesse culturale non per la sua valenza botanica, ma per la forte valenza simbolica”.
“Sulla scorta di questa dichiarazione di interesse culturale, in quegli anni sono stati dichiarati altri beni di valore simbolico, come la casa dove ha vissuto, il casolare in cui venne ucciso Peppino Impastato. Ed è per questo che la Soprintendenza ha aderito e ha condiviso il progetto dello ‘Spazio Capaci’ della Fondazione Falcone, dove quattro artisti straordinari interpretano lo spazio di questa città ognuno dando per la prima volta un valore simbolico a un atto infame – dice ancora Selima Giuliano – Ed è sempre con lo stesso convincimento e lo stesso orgoglio che noi abbiamo condiviso il progetto dell’Arma dei carabinieri, del Raggruppamento forestale, che ha fatto il progetto ‘Gemme della memoria’, per cui l’albero Falcone viene diffuso in tutte le scuole d’Italia. Oggi sono qui come soprintendente di Palermo ma sono orgogliosa di essere qui come cittadina, di scoprire questa targa”.
Accanto a lei il generale Arturo Guarino, Comandante provinciale dei Carabinieri di Palermo. “E’ importante per me sottolineare ciò che rappresenta questa iniziativa: è un ponte per la vita e la legalità grazie al monumento di memoria che e’ l’Albero Falcone”, dice. “Tra qualche mese ci saranno migliaia di fratelli dell’Albero Falcone sparsi in tutte le scuole d’Italia che ne faranno richiesta”, ha concluso Guarino.