Arriva una nuova grossa minaccia sul web e sugli smartphone degli italiani: un pericoloso virus che sta arrivando sui display di tantissimi utenti, rischiando di portare terribili conseguenze: di cosa di tratta? Semplice, nella sua pericolosità. Di un link che cita, testualmente: “Sei tu in questo video? Vergognati”.
Tantissimi utenti sono tentati da guardare, per capire, scettici e preoccupati. Cliccando, ci si presta a veri disastri. Ma in cosa consiste questa truffa e virus?
In realtà, è una sorta di remake virtuale che di tanto in tanto riappare. E’ infatti tornato in circolazione il virus di Facebook Messenger che propagando attraverso un messaggio nel quale la vittima viene pre allertata circa la sua presunta presenza all’interno di un ipotetico video controverso, di cui, per appunto, l’utente viene invitato a ‘vergognarsi’.
L’associazione di idee è subito quella con l’eros, con qualche immagine o video hot: certo, chi ha la coscienza pulita non aprirebbe mai un link che recita una dicitura simile, ma va anche detto che la curiosità è spesso superiore anche alla certezza di ‘innocenza’. Ecco perché tanti stanno cliccando su questo link, andando incontro a guai.
Chi ha dato l’allarme è stata la Polizia Postale, chiarendo agli utenti di non cliccare per alcun motivo il link ricevuto. La prassi della truffa è nota: il link di un video da vedere giunge su Messenger da uno dei propri contatti, spesso ignaro di averlo mandato. Il tutto accompagnato dal testo “Sei tu in questo video, vergognati”.
La Polizia postale chiede ai malcapitati di non cliccare sul link per alcun motivo poiché, una volta cliccato, sul Pc o sullo smartphone appare malware che non solo invierà all’insaputa dei proprietari dei profili di Facebook il messaggio a tutti i propri contatti, ma riempirà il browser di decine di pubblicità che, a loro volta, saranno humus di altri malware e virus.
“Molti utenti lamentano la ricezione, attraverso Messenger, da un proprio contatto, di un video al quale si è portati a cliccare perché nel testo ci chiedono se nello stesso siamo veramente noi” – recita il post pubblicato sulla pagina Una vita da social della Polizia Postale – “Cliccando sul link, non solo si rischia l’inoculamento del malware ma contestualmente si diventa mittenti del messaggio che raggiungerà i componenti della lista dei nostri contatti. E’ importante riflettere su quello che si fa per evitare spiacevoli conseguenze”.