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“Sei riforme per la scuola e l’emergenza asili nido per cominciare”. Draghi preannuncia: presto 6 cabine di regia

Mentre (a dispetto di insegnati ‘furbi’, presidi incapaci, funzionari promossi ‘politicamente’, ed altro ancora, a fronte fortunatamente anche di tanto personale capace), il mondo della scuola continua a mobilitarsi puntando ‘ipocritamente’ il dito contro il governo, questi dimostra invece di aver particolarmente a cuore l’Istruzione e, come ha annunciato proprio oggi il premier Draghi, sono in arrivo ben  “Sei riforme per la scuola da portare a termine con il Pnrr entro il 2022, 17 miliardi di investimenti cui 3 per affrontare l’emergenza asili nido”. E’ una delle novità emerse al termine della cabina di regia al quale (oltre ai ministri Franco, Messa, Gelmini, Carfagna e la Bonetti), ha partecipato parte anche il ministro dell’istruzione.

Draghi: “Iniziamo dall’Istruzione e dalla ricerca, c’è un calendario per le prime sei cabine di regia”

Al termine della ‘cabina’, e stato il ministro Bianchi ad anticipare le linee di intervento di competenza del suo ministero che, ha tenuto a sottolineare, “Mostrano il pieno rispetto degli obiettivi concordati in sede europea”. Tuttavia, ha poi spiegato il presidente del Consiglio ai giornalisti, ”Oggi iniziamo questo percorso dall’istruzione, formazione e ricerca. Ad oggi c’è un calendario di massima per le prime sei cabine di regia”.

Draghi: “Cominciamo dall’Istruzione perché il piano dovrebbe disegnare oggi l’Italia di domani”

Il premier ha inoltre tenuto a rimarcare che, aver scelto di ‘ripartire’ proprio dall’Istruzione, “Un po’ perché il piano dovrebbe disegnare l’Italia di domani, di quelli che oggi sono giovani e poi questo straordinario evento del Nobel al professor Parisi fa pensare nostre potenzialità nel campo della ricerca e della scienza. Formazione e ricerca sono fondamentali per la crescita del nostro Paese”. Del resto, ha proseguito il capo del governo, “Il rispetto degli impegni è determinante per l’assegnazione dei fondi europei”.

Draghi: “Cabine di regia per altrettanti ministeri, così da poter intervenire per rispettare i tempi dell’impegno”

Anzi, a tal proposito, ha aggiunto Draghi, “Ogni cabina di regia consente di fare il punto sull’attuazione dei singoli progetti di investimento e di individuare gli ostacoli che possono presentarsi, in modo da poter intervenire subito e rispettare il calendario degli impegni”. Tanto è che, “La presidenza ha già chiesto a tutti i ministeri ulteriori provvedimenti necessari per semplificare gli iter dei singoli progetti: molti sono già arrivati e presto ci sarà un altro provvedimento con altre semplificazioni.

Draghi: “Non seguiamo il calendario elettorale: sono tanti i provvedimenti da approvare entro l’anno”

Quindi Draghi ha voluto eliminare sin da subito il sospetto che dietro tutta questa ‘celerità’ possano esserci in attesa nuove ‘situazioni politiche’ (elezioni e Quirinale), premettendo che “Ho già detto che il governo non segue il calendario elettorale. E’ il momento di chiudere e i tempi iniziano a essere corti. C’è un numero rilevante di provvedimenti da approvare entro l’anno, abbiamo sempre mantenuto gli impegni e non vogliamo smettere ora”. Ed ancora, “Parisi (da ieri premio Nobel per la Fisica,ndr), ha ragione: i finanziamenti alla ricerca sono inferiori di gran lunga rispetto ad altri paesi attorno a noi. C’è la determinazione a colmare questo divario aumentando i fondi per la ricerca di base e anche quella applicata“.

Max