“Dai dati europei che abbiamo analizzato per il secondo report di Labour Issues, realizzato da Cida e Adapt e che uscirà tra qualche giorno, emerge una scarsa cultura manageriale ossia una scarsa cultura delle imprese sulla necessità di dover ricorrere alle figure dei manager per strutturarsi e svolgere le proprie attività”. Lo ha detto Francesco Seghezzi, presidente Fondazione Adapt, nel corso della presentazione del primo Rapporto Cida-Censis “Il valore dei manager per tornare a crescere nel benessere-Perché con più manager la Pa sarebbe subito pronta per la buona gestione dei fondi Ngeu e non solo”. Labor Issues è un rapporto trimestrale sul lavoro realizzato da Cida in collaborazione con Adap: il secondo report è dedicato a un confronto europeo con un focus sulla parte manageriale.
“Ci siamo occupati del numero dei dirigenti in Italia -ha detto Seghezzi-paragonati al contesto europeo, tema non banale perché sappiamo che le fonti sono diverse e c’era bisogno di ricostruirle. A livello europeo la categoria manager (che comprendono non solo i dirigenti ma anche altre figure di natura direttiva) presenta un quadro molto diversificato. con percentuali superiori al 10% di manager sul totale degli occupati in Inghilterra e Lettonia, tra l’8 e il 10% in altri Paesi come Belgio, Lituania e Norvegia e, poi, ci sono Paesi con percentuali molto basse. L’Italia è al sestultimo posto con 3,5 manager per ogni 100 dipendenti”.
“Inoltre, i dati eurostat ci dicono quanti sono i manager dipendenti e quanti gli autonomi: l’Italia ha un’anomalia importante perchè è l’unico Paese che ha più autonomi che dipendenti. Forse perché tra gli autonomi vengono considerati gli imprenditori stessi, e una dimensione aziendale spesso ridotta non è l’unica spiegazione così come la presenza di aziende familiari. Manca proprio la cultura dei manager in azienda”, ha concluso Seghezzi.