E’ stata fissata per venerdì l’autopsia sul corpo di Chiara Gualzetti, la 16enne uccisa a Monteveglio nel Bolognese. Lo conferma l’avvocato Giovanni Annunziata che assiste la famiglia della vittima.
“Stamattina c’è stata l’udienza di conferimento degli incarichi ai periti e noi abbiamo deciso di aggiungere ai periti del pubblico ministero e a quello della difesa, due miei consulenti: un medico legale e un anatomopatologo per avere una visione più complessiva e chiara della dinamica dell’omicidio”, spiega all’Adnkronos. Le prime evidenze si avranno subito, ma per la relazione finale i tempi saranno più lunghi: il magistrato ha concesso 90 giorni.
“I pm hanno fatto un lavoro puntuale, hanno contestato le aggravanti corrette – la premeditazione e la minore età della vittima – il capo di imputazione è impostato in modo più che corretto, è la giusta fotografia giuridica di quello che e è accaduto”. Un omicidio che lascia soli mamma Giusi e papà Vincenzo che da Napoli si erano trasferiti sulle colline bolognesi per dare un futuro sicuro all’unica figlia. “Non trovo un aggettivo idoneo per descrivere la devastazione psicologica di due genitori”, conclude il legale Annunziata.
Intanto, il 16enne fermato per l’omicidio ha risposto alle domande del gip del tribunale per i minorenni di Bologna che si è riservato sulla decisione al termine dell’udienza di convalida durata un paio di ore. Assistito dall’avvocato Tanja Fonzari, il minore ha sostanzialmente confermato la confessione e la dinamica del delitto: l’appuntamento, il tragitto percorso insieme verso l’Abbazia, il momento in cui ha accoltellato alla gola la vittima.
“Non ha detto di averla picchiata ed è un particolare su cui bisognerà attendere l’esito dell’autopsia”, fa sapere una fonte all’Adnkronos. La procura ha chiesto la convalida del fermo – l’accusa è omicidio premeditato con l’aggravante della minore età della vittima – e il carcere visto il grave quadro indiziario e il pericolo di fuga. La decisione è attesa nelle prossime ore.