Sea Watch verso la Libia, Salvini dice no

Migranti, Sea Watch indirizzata verso la Libia. Ma Matteo Salvini proprio non ci sta: Non imbarchi nessuno o sarà fermata con ogni mezzo. Le parole con cui si è espresso ancora una volta sul tema migranti e in particolare sulla situazione relativa alla Sea Watch sono state davvero inequivocabili. Il vice premier leghista e ministro dell’Interno Matteo Salvini ha parlato al Parlamento. “L’avviso è rivolto anche ai nostalgici dei porti aperti”.


Sea Watch verso la Libia, Salvini dice no e tuona: Non imbarchi nessuno.

Come è noto, nel weekend sono arrivati 200 nuovi soggetti sulle coste italiane, un quinto di tutti quelli arrivati nel 2019. E per Salvini sono acque agitate: fermando una nave, una nuova arriva a ‘incrinare i suoi piani. Tanto è vero che Matteo Salvini è parso piuttosto nervoso: la causa è sempre quella, ovviamente. Le 200 persone sbarcare in Italia nelle ultime 48 ore vanno del tutto contro la sua politica relativa alla chiusura dei porti chiusi, e impongono, da parte sua, nuovi interventi. “La nave ong Sea Watch 3 sta navigando nel Mediterraneo in direzione Libia. Avviso ai naviganti: non pensino di aiutare scafisti, imbarcare immigrati e dirigersi verso l’Italia perché verranno fermati con ogni mezzo lecito consentito. L’avviso è rivolto anche ai nostalgici dei porti aperti presenti in Parlamento”, dice il ministro dell’Interno Salvini, scatenando nuove polemiche e dissidi all’interno della controversa relazione tra lui e gli alleati di governo del movimento cinque stelle, dal momento che le parole di Salvini sono sembrate ad alcuni come una sorta di messaggio nemmeno troppo velato all’accoglienza negativa che il M5S ha riservato al suo decreto sicurezza bis con il quale propone di concedere al ministero dell’Interno alcune specifiche competenze del ministero dei Trasporti in ordine di movimenti e passaggi di navi in acque territoriali per poter poi ipotizzare la stesura di multe per le navi che salvano migranti.