Sea Watch, la nave ferma nel porto di Licata
Oggi il comandante Centore sarà ascoltato alla presenza dei suoi avvocati Gamberini e Marini. I pm indagheranno sulleventuale presenza di scafisti fra i migranti salvati dalla Sea Watch. Si indaga nel dettaglio su due telefoni cellulari, di cui uno sembra satellitare, che potrebbero essere stati utilizzati per le comunicazioni con i trafficanti, telefoni che solitamente vengono buttati in mare durante i viaggi. Attualmente la nave resta nel porto di Licata sotto sequestro probatorio e non preventivo, per leventuale esamina dei documenti di bordo, come ad esempio le registrazioni delle conversazioni con la Guardia costiera.
Aggiornamento 10.00
“Al momento non ho nulla da dichiarare, preferisco parlare prima con i pm”. Questo il commento del comandante della Sea Watch Arturo Centore, rilasciato ai giornalisti assiepati davanti allingresso della procura della Repubblica di Agrigento, dove a breve sarà ascoltato dal procuratore aggiunto Salvatore Vella. Nel frattempo sulla vicenda è stato pubblicato anche un comunicato dalla Sea Watch: “Oggi, alla procura di Agrigento, verrà ascoltato il capitano della Sea Watch 3. Al nostro comandante Arturo labbraccio e il sostegno dellequipaggio e di tutta Sea Watch. Salvare vite non è reato”.
Aggiornamento 13.00
In attesa di indiscrezioni sull’esito dell’interrogatorio del capitano della Sea Watch 3 Arturo Centore, unico iscritto per il momento nel registro degli indagati, uno dei suuoi due legali, Alessandro Gamberini, ha fatto intendere quella che sarà la linea difensiva che sarà adottata: “Dimostreremo che è stato un intervento necessitato”
Aggiornamento 16.00