Commentando le recenti disposizioni inserite dal governo nel Dpcm, Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi, ravvisa forse fin troppa ‘morbidezza’. Il virologo parla infatti di “misure soft, e si fa appello al buonsenso dei cittadini. Il rischio però è che, se la situazione peggiora, gli effetti più pesanti li vedremo a Natale”. In tutto ciò ha tenuto a sottolineare Pregliasco, ”sono convinto comunque che la scuola vada preservata. Per farlo è utile ‘sgonfiare’ un po’ i trasporti potenziando lo smartworking e adottando la didattica a distanza per i più grandi, penso agli ultimi anni del liceo e all’università, e mantenendo in classe i più piccoli”.
Il virologo: “La ristorazione deve essere aiutata. Le palestre? Chi le controllerà?”
Tutt’altra questione quella del lavoro dove, rimarca il virologo, “la filiera della ristorazione è a rischio e al Governo spetta il compito di assicurare un ristoro a questi lavoratori“. Non da meno poi aggiunge, “la misura sulle palestre: mi sembra un po’ sghemba. Mi chiedo chi controllerà fra una settimana se le cose sono a posto?“
Il virologo: “Se non interveniamo subito, a Natale rischiamo di pagare dazio”
Tuttavia, anche per il mestiere che fa, l’esperto non può fare a men di lanciare un monito: “è un momento cruciale: se non riusciamo a frenare la corsa del virus, il rischio è che a Natale pagheremo dazio. E’ vero, i morti sono ancora pochi, ma si tratta di morti evitabili”.
Max