Non solo Renzi ma, soprattutto la ministra Bellanova, è più che mai intenzionata a ‘sparigliare’ tutto in tema di Recovery, qualora l’esecutivo dovesse dare seguito all’annunciata cabina di regia ‘esterna’. Un tema che, di fatto, ha ripetuto la responsabile delle Politiche Agricole su La7, comportebbe le sue dimissioni. “I tempi? Per le mie dimissioni non si dovrà attendere molto, se non arrivano le risposte che noi attendiamo”. Del resto, rimarca, ”L’emergenza sanitaria non può essere utilizzata per tenere in vita un governo”.
In effetti, il ‘fare’ di Conte, in totale autonomia, anche a dispetto dei suoi stessi alleati di governo (oltre che anti democratico), è francamente insopportabile: ”Fare il ministro – commenta infatti la Bellanova – significa concorrere alla formazione delle decisioni, non fare tappezzeria”. La ministra spiega che, nel corso della riunione de ministri, ha comunicato “al premier Giuseppe Conte e a tutto il Cdm, che se non si considerano alla pari i componenti del governo, non c’è ragione di starci. Se non c’è la volontà di costruire un percorso di soluzione dei problemi – ripete – ma comunicare solo con le veline o nelle conferenze stampa, si fa male non a Italia Viva, ma al Paese”.
E’ anche vero che ci sono argomenti, come ad esempio il Mes, che possono dividere ma, precisa la Bellanova, “E’ compito del premier trovare una sintesi e una mediazione e non parteggiare per l’uno o l’altro…“. In fondo, aggiunge riguardo all’ormai noto ostracismo dei 5 Stelle, “Se una proposta è giusta, si può anche cambiare idea“.
Quindi l’affondo: ”Conte invece di andare in tv a fare ironie su ministri e incarichi – sottolinea la ministra per le Politiche Agricole – ascolti tutti i componenti del governo a prescindere dai numeri della forza che rappresentano ma in base alla qualità delle proposte”.
Dunque, come lei, Renzi fa sul serio: la linea di Italia Viva è questa? ”Quello di Renzi è un bluff? Chi lo pensa, pensa male… – precisa – E ai miei colleghi che vanno in televisione a minacciare il voto anticipato, dico che se ci saranno le elezioni le affronteremo, ma no ai ricatti”. Infine, quando le domandano se siamo davanti a una crisi, la Bellanova chiude affermando che “Se non si definisce un programma da qui a fine legislatura, possiamo anche chiamarla Filippo ma vuol dire che non siamo in grado di risolvere i problemi del Paese”.
Max