Se la Roma sbaglia anche il nome di Dovbyk sulla maglia

La recente sconfitta della Roma contro l’Atalanta per 0-2, valida per la 14ª giornata di Serie A, ha sollevato nuove critiche nei confronti della società giallorossa. Tra le curiosità che hanno catturato l’attenzione durante il match, spicca addirittura l’errore sulla maglia di Artem Dovbyk, che riportava il nome “Dovbik“. Questo dettaglio è diventato un simbolo ulteriore di quella che molti tifosi vedono come una gestione societaria inadeguata, alimentando un malcontento già diffuso.

L’errore sulla maglia e l’ironia sui social

L’errore tipografico sulla maglia di Dovbyk ha generato ironie e critiche sui social. Per molti, è sembrato il riflesso di una società che fatica a mantenere alta l’attenzione ai dettagli, un aspetto considerato emblematico dei problemi organizzativi che affliggono il club.

Questo episodio, seppur di per sé secondario, si inserisce in un contesto di crescente frustrazione tra i tifosi, già esasperati dalle difficoltà della squadra in campo e dalle scelte societarie contestate.

Il caso Dybala e l’esonero di De Rossi

Dovbyk a parte, tra i temi caldi c’è il rapporto tra la Roma e i suoi giocatori simbolo. Le assenze di Paulo Dybala, alle prese con problemi fisici, continua a rappresentare un punto di discussione. La mancanza dell’argentino, figura cruciale per il reparto offensivo, ha influito negativamente sul rendimento della squadra.

A questo si aggiunge l’esonero di Daniele De Rossi, ex bandiera giallorossa che molti avrebbero voluto vedere crescere nella società come allenatore o dirigente. La decisione di separarsi da De Rossi è vista da molti come l’ennesima dimostrazione della mancanza di una visione strategica a lungo termine.La regola degli ex che puniscono la Roma

La regola degli ex della Roma

Un altro elemento di amarezza per i tifosi è il rendimento brillante degli ex giocatori della Roma contro la loro vecchia squadra.

In questa stagione, calciatori come Lukaku, Bove e Zaniolo (al gol all’Olimpico nell’ultima sfida contro i bergamaschi) hanno regalato prestazioni di alto livello proprio contro i giallorossi.

Questo trend alimenta il malcontento e la sensazione che la società non sia in grado di valorizzare adeguatamente i propri talenti, preferendo invece cederli troppo presto.

Si tratta di elementi che fanno parte di un quadro più ampio di insoddisfazione per la gestione del club, che coinvolge sia l’aspetto tecnico che quello amministrativo. La perdita di competitività in campionato e in Europa, unita ad alcune scelte di mercato discutibili, ha portato a un crescente distacco tra tifosi e dirigenza.