“Per noi è importante che la Cina non sostenga la Federazione russa in questa guerra. In realtà, vorrei che fosse dalla nostra parte. Ma al momento, non credo sia possibile“. Nel corso di un intervista rilasciata al ‘Die Welt’, stavolta il presidente ucraino ha tenuto ad ‘avvertire’ (!) che “Se la Cina si allea con la Russia si avrà una guerra mondiale. Pechino ne è consapevole” dunque, ha poi aggiunto, “faccia una valutazione pragmatica di ciò che sta accadendo“.
Tuttavia lo scorso sabato, nell’ambito della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, il ministro degli esteri cinese, Wang Yi, ha riferito che il suo paese è pronto a presentare una usa iniziativa di pace, attraverso “Un documento in cui illustrerà la sua posizione sulla soluzione politica della crisi ucraina. Questa guerra non può continuare“. Quindi, dopo aver ribadito che “Pechino è ferma dalla parte della pace e del dialogo“, Wang Yi ha aggiunto che “E’ necessario sostenere i principi della Carta dell’Onu e dare una possibilità alla pace“. Ma non solo, il ministro cinese ha anche tenuto a rimarcare che al’interno della sua la proposta è enfatizzato il concetto secondo cui l’integrità territoriale e la sovranità di tutti i Paesi devono essere rispettate.
Nonostante l’annuncio positivo da parte di Pechino, gli Stati Uniti non hanno accolto la notizia con grande entusiasmo anzi, a quanto sembra, incontrando ‘faccia a faccia’ Wang, il segretario di Stato, Antony Blinken, avrebbe addirittura usato toni di minaccia, promettendo “delle conseguenze” qualora Pechino dovesse aiutare materialmente la Russia nella guerra.
All’interno della Casa Bianca persiste infatti il timore che Pechino stia invece valutando se fornire Mosca di armi e munizioni tanto è che, parlando ai microfoni della Cbs, Blinken ha affermato che ci sono prove secondo cui alcune aziende cinesi avrebbero “già fornito supporto non letale alla Russia”, un precedente che potrebbe presto tradursi in un “supporto letale“. Dunque, ha poi concluso il Segretario di Stato Usa, “Questa escalation avrebbe gravi conseguenze per la Cina”.
Affermazioni che hanno ovviamente suscitato il disappunto dei cinesi, ed il ministro Wang ha commentato tali sospetti affermando che “Gli Stati Uniti dovrebbero promuovere una soluzione politica alla crisi piuttosto che gettare benzina sul fuoco e sfruttare l’opportunità a proprio vantaggio. Pechino – ha quindi tenuto a precisare – ha sempre avuto un ruolo costruttivo e la Cina non accetta imposizioni da parte degli Stati Uniti nei propri rapporti con la Russia”.
Max