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Scuola, università e Green pass: cosa cambia

Come cambia la scuola settembre? È una domanda ricorrente tra studenti, professori e presidi. Un’incognita costante, perché a poche settimane dalla ripresa delle lezioni nessuno sa come gestire la situazione legata al Covid. Una sola cosa è certa: per i professori degli istituti secondari di primo e secondo grado e delle università è obbligatorio il Green Pass.

La certificazione verde sarà necessaria anche per gli studenti universitari che vogliano sostenere gli esami. Da settembre, quando inizierà la prima sessione di esami dell’Università Roma Tre, solo gli studenti che dimostreranno di aver ricevuto almeno la prima a dose di vaccino, di essere guariti dal Covid o di aver effettuato un tampone negativo negli ultimi tre giorni, potranno sedersi davanti al professore.

A chiedere ai ragazzi la certificazione verde, requisito essenziale per sostenere gli esami, saranno proprio i docenti. Che, dal canto loro, dovranno invece munirsi di autocertificazione che verrà esaminata a campione. Come per Roma Tre, anche gli altri atenei della Capitale organizzano la fase di controllo. Perché la regola è una per tutti: senza la certificazione verde non si entra.

Capitolo trasporti: ieri, una riunione operativa tra i presidenti di Regione e i ministri Giovannini e Gelmini, ha dato alle Regione il via libera alle Regioni di preparare piani autonomi di gestione dei trasporti pubblici. Verranno potenziate le corse e la capienza arriverà all’80% per le regioni in bianco o in giallo.

Per gli istituti secondari di primo e secondo grado, il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha annunciato un’app, messa a punto con l’ausilio del Garante della privacy, per monitorare in poco tempo i possessori della certificazione verde.