I Comitati aderenti alla Rete Nazionale Scuola in Presenza alla Regione Emilia Romagna, che oggi hanno diffidato il governatore dell’Emilia Romagna che accusano l’assessore alla Sanità della Regione, Raffaele Donini di aprire la strada a provvedimenti discriminatori di quarantene e di Dad per gli studenti non vaccinati, “hanno ragione, la scuola va fatta in sicurezza ed in presenza e puntare sulla vaccinazione è un errore ed una discriminazione inaccettabile. Ormai stiamo arrivando alle conclusioni…”. Lo commenta all’Adnkronos il segretario di Uil scuola, Pino Turi che precisa: “il vaccino è un elemento aggiuntivo, non sostitutivo. La prevenzione si fa attraverso interventi strutturali, che ancora non sono stati fatti. Di questo passo a settembre i problemi saranno analoghi a prima”.
“Gli elementi di base sono: riduzione degli alunni per classe; presidi sanitari nelle scuole; sistemi di sanificazione dell’aria nelle aule. Ma nulla ancora di tutto questo è stato fatto – conclude il sindacalista – La politica nazionale e regionale è sempre in ritardo: Si parla troppo ma si fa poco. La scuola serve per eliminare le discriminazioni non per crearle ma purtroppo ancora una volta le si scaricano addosso problemi che andavano risolti in modo preventivo, come da anni stiamo rivendicando”. (di Roberta Lanzara)