Non conosciamo lo stato di salute delle scuole in generale ma, purtroppo, siamo invece testimoni del pessimo stato in cui versano quelle della Capitale, tra disservizi, sistemi informatici inesistenti od obsoleti, carenza di personale e, in particolar modo nelle medie e nelle elementari, dove il sostegno è insufficiente e moltissimi professori e docenti hanno spesso una salute cagionevole, rendendosi protagonisti di continue e prolungate assenze (che finiscono per riflettersi sui programmi di studio, a svantaggio degli studenti).
Lagune indegne per una Capitale per le quali abbiamo ormai capito che serve tempo, e per le quali (dopo gli sfaceli precedenti, vedi i mld buttati per i banchi a rotelle), non possiamo certo imputare l’attuale ministro, fresco di nomina.
Tuttavia, se sotto l’aspetto pratico non ha ancora inciso a vantaggio – per lo meno ‘visibile’ – dell’agognato restyling del sistema scolastico (in questo senso sembrano molto più attivi i singoli presidi d’istituto disseminati nel Paese), nonostante la sua’visione ottocentesca’, il ministro Valditara (nella foto), ha però capto quanto è importante oggi la comunicazione e, attraverso il suo attivo ufficio stampa, certo non si risparmia in fatto di interventi e commenti.
Tuttavia come dicevamo, siamo in una sorta di emergenza e, checché se ne dica, i problemi da risolvere sono tanti ed urgenti.
Così, come spesso accade, poi si inciampa negli ‘eccessi’, nel senso che rispetto a tale mole di proseliti e di personali vedute, debbono seguire i fatti. Fra i vari problemi che assillano quotidianamente le scuole, non sono certo da meno quelli che vedono protagonisti gli istituti superiori, dove ci si prepara al ‘grande salto’ verso gli studi accademici.
Qui per anagrafica, entriamo in un contesto molto più maturo e responsabile, ben conscio delle dinamiche che accompagno le loro esigenze all’interno del percorso di studi, e le priorità sono impellenti. Certo, parliamo comunque di ragazzi, e sappiamo come, nella fase adolescenziale, rabbia e sconforto possono dare vita a reazioni a volte ‘sconsiderate’ od irresponsabili.
Così, nel denunciare l’immobilità del governo rispetto all’odioso sistema del ‘tirocinio lavorativo’, che purtroppo ha prodotto deplorevoli morti, gli studenti hanno commesso il gravissimo errore di annoverare anche l’attuale ministro fra i responsabili dei gravissimi incidenti occorsi a studenti impegnati negli stage lavorativi.
Accuse pesanti, ed anche ingenue’ per la loro prevedibilità, che però non hanno acceso l’eventuale e legittima reprimenda da parte del ministro ma, una denuncia: “Ho dato mandato ai miei avvocati di querelare i responsabili di queste dichiarazioni infamanti e gravemente diffamatorie. Con gli autori di questi comunicati non voglio aver nulla a che fare”, ha infatti sbottato Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito, commentando il comunicato stampa diramato questa mattina da ‘Rete Studenti Milano’, che cita il Ministro, assieme ad altri rappresentanti delle istituzioni, tra i “mandanti ben precisi” delle “tre morti sul lavoro che si verificano ogni giorno in Italia, e dei tre ragazzi deceduti recentemente durante lo svolgimento di stage“.
La denuncia – rivolta al sistema scolastico – ci sta, l’accusa personale proprio no. Speriamo che i ragazzi capiscano la gravità delle loro accuse e che, di contro, dopo il giusto sfogo il ministro torni a rivestire i panni dell’educatore, convocandoli, e non procedendo quindi con una denuncia che (alla luce dei gravi precedenti legati alla lotta politica), potrebbe pesare nel futuro di questi giovani ed avventati studenti.
Non è più tempo di ‘guerre’ ma di una comune e fruttuosa, reciproca collaborazione, a vantaggio delle nuove generazioni…
Max