“Siamo giunti a luglio – mese in cui l’Amministrazione aveva promesso la fantomatica e inesistente quattordicesima frutto, in realtà, di una bieca propaganda – e la chiusura del nuovo contratto tarda ancora ad arrivare.
A destare particolare preoccupazione è il settore scolastico in cui, alla luce dell’introduzione della nuova figura del coordinatore pedagogico, non è ancora chiaro quale sarà il nuovo modello organizzativo delle scuole capitoline. E mentre le legittime aspirazioni sulle progressioni di carriera di molte insegnanti ed educatrici vengono di fatto mortificate, accade che figure con grande esperienza professionale si domandino quale futuro li attenda con l’avvio del nuovo anno scolastico.
Altro aspetto che preoccupa non poco è la sostenibilità finanziaria di questa operazione che, temiamo, possa inficiare l’accordo sindacale del 2022 con cui veniva confermato il budget per i contratti a tempo determinato stabilito nella consiliatura Raggi. Fondi che non possono e non devono essere in alcun modo tagliati o ridotti al fine di garantire la tutela delle lavoratrici precarie e la corretta erogazione del servizio.
Il tempo stringe e, in vista della riapertura delle scuole a settembre, siamo già in forte ritardo su alcune risposte che l’Amministrazione avrebbe il dovere di dare al personale scolastico e alle famiglie“.
Lo dichiara, in una nota, l’ex assessore al Personale e capogruppo capitolino della Lista Civica Raggi Antonio De Santis.
Max