(Adnkronos) – Le mascherine ffp2 inviate per il personale scolastico delle scuole dove i bambini non portano sul volto alcuna protezione (infanzia e nidi) e dove ci sono alunni che non possono indossare la mascherina sono piccole, difettose ed in numero insufficiente a coprire il fabbisogno. Per quelle predisposte per gli alunni delle classi in auto-sorveglianza dal decreto-legge 7 gennaio 2022, le scuole si stanno attivando per gli acquisti con le farmacie convenzionate. Ne ha parlato con l’Adnkronos Annalisa Laudando, la dirigente dell’Istituto comprensivo Via Poseidone, a Roma nel quadrante sud est.
“Il commissario straordinario ne ha inviate circa 800 e noi tra primaria e secondaria su un totale di 120 docenti, abbiamo circa 22-23 insegnanti, lavoratori fragili e personale Ata che ogni giorno devono indossarle. A ciò si aggiunge che adesso dovremmo rifornire con ffp2 anche gli alunni delle classi in auto-sorveglianza. Ci occorrono in media circa 300-400 mascherine al giorno”, spiega la preside dell’Istituto comprensivo Via Poseidone, che aggiunge: “Abbiamo attivato gli acquisti con le farmacie convenzionate per le classi in auto-sorveglianza, ma per avere le mascherine serve tempo. Quindi stiamo attingendo alle scorte di ffp2 acquistate dalla scuola lo scorso dicembre. Cerchiamo di fare ciò che possiamo con ciò che abbiamo, ma abbiamo un’autonomia di due settimane”.
Al problema quantitativo si aggiunge quello qualitativo: “le mascherine inviate dal generale Figliuolo per il personale sono piccole. Gli elastici che vanno dietro l’orecchio sono molto stretti per il volto di un adulto. E sono fissati ai lati con delle graffette in metallo, che dopo sei ore di lavoro lasciano segni sul viso, dunque non sono confacenti”. La Dirigente riferisce di avere misurato le ffp2 inviate dalla struttura commissariale e di averle confrontate con quelle precedentemente acquistate dalla scuola: “sono un centimetro e mezzo più strette, scomodissime per un adulto. Abbiamo scritto a Figliuolo chiedendo ffp2 più larghe ed un quantitativo adeguato alle esigenze della scuola. Quanto inviato non copre neanche una settimana intera”.
Come è avvenuto il rientro con le nuove norme di quarantena in vigore da oggi retroattivamente? “Domenica ci siamo riuniti con tutto lo staff e i referenti covid per avere una definizione ben precisa delle classi che erano entrate in quarantena secondo il vecchio protocollo che prevedeva i tamponi t0 e t5 – spiega la Preside – La decisione è stata compatta e unanime. Abbiamo deciso, per garantire un rientro ordinato, di non scombussolare la gestione rispetto a prima adottando dei piccoli aggiustamenti: i casi della secondaria di primo grado che oggi avrebbero dovuto fare il tampone di fine quarantena, riprenderanno la didattica da domani. Alle primarie, le classi per cui la dad era prevista fino a martedì compreso, rientreranno mercoledì dato che si trattava di prolungare due giorni”.
Secondo la dirigente, “va compresa la difficoltà di gestione di 4 plessi con 1100 studenti e 53 classi, dal momento che le norme sono imposte nel weekend. Tra l’altro queste disposizioni in così breve lasso di tempo stanno mandando in confusione anche le famiglie – rileva – Noi presidi dobbiamo fare i conti con genitori in rivolta, che si rivolgono alla scuola in modo non cordiale come se questo schizofrenico cambio di regole fosse deciso dai dirigenti scolastici”.