Nell’ambito del Piano per l’edilizia scolastica varato dal Governo, sono stati messi a disposizione delle scuole del Lazio quasi 13 milioni di euro che, nel corso dell’anno, finanzieranno interventi di decoro e messa in sicurezza su un totale di 735 plessi scolastici distribuiti su tutto il territorio regionale. Nel dettaglio del Piano per il ripristino del decoro e della funzionalità degli immobili scolastici, come si legge sulle tabelle pubblicate oggi sul sito del ministero dell’Istruzione, per il Lazio è stata prevista la seguente ripartizione per province dei circa 13 milioni di euro: 4,8 milioni andranno alle scuole di Roma e Provincia (322 interventi previsti), 3 milioni agli istituti di Rieti (98 interventi), 4,4 milioni a Frosinone (251 interventi), 770mila euro circa a Latina (63 interventi), 8.447 euro a Viterbo, dove per il 2014 è stato selezionato un solo intervento di manutenzione nell’ambito del Piano nazionale.
Il Piano, che coinvolgerà complessivamente 20.845 edifici scolastici in tutto il territorio nazionale per investimenti pari a oltre un miliardo di euro, proseguirà nei prossimi anni e andrà a finanziare un totale di 3.243 interventi di messa in sicurezza e ripristino del decoro nelle scuole del Lazio (di cui 735 nel 2014 e i restanti da realizzare nei prossimi anni). Di questi oltre 3mila interventi, 1.887 saranno previsti a Roma (322 quest’anno), 389 a Latina (63 quest’anno), 248 a Viterbo (1 quest’anno), 512 a Frosinone (251 quest’anno) e 207 a Rieti (98 quest’anno). Si tratta come ha spiegato pochi giorni fa Palazzo Chigi in una nota – della costruzione di nuovi edifici scolastici o di rilevanti manutenzioni, grazie alla liberazione di risorse dei comuni dai vincoli del patto di stabilità per un valore di 244 milioni (#scuolenuove) e del finanziamento per 510 milioni dal Fondo di sviluppo e coesione, dopo la delibera Cipe del 30 giugno, per interventi di messa in sicurezza (#scuolesicure), di decoro e piccola manutenzione (#scuolebelle). Gli interventi sono stati selezionati in base ad un elenco fornito dai sindaci delle varie città italiane, in base alla loro effettiva immediata cantierabilità. In sostanza, si tratta di fondi in parte già nella disponibilità delle casse comunali, che vengono liberati grazie ad uno specifico allentamento del Patto di stabilità che finora li bloccava.